venerdì 15 novembre 2013



IL VUOTO CHE DANZA

di H.W.L. Poonja

Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

Per tre motivi la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti,
sono l'inganno della mente per posporre la libertà.

Il primo è che viene a crearsi un cercatore.
Ciò rafforza l'idea di un individuo sofferente
separato dalla libertà,
e che il Sè sia "altro" da Quello qui e ora.

Il secondo è la ricerca.
La ricerca è una diversione che causa il posporre
e provoca un'inutile, infinita sofferenza.
La ricerca fa il gioco delle religioni, delle tradizioni
e dei sentieri a cui ti invita ad aderire,
ma che servono solo a intrappolarti più profondamente nell'illusione.
La verità è soltanto qui e ora,
ma la ricerca afferma che è domani.

Il terzo motivo
è che la ricerca postula un oggetto da trovare,
e questa può essere la trappola più sottile e fuorviante.

Appena inizi una ricerca concettualizzi
ciò che stai cercando.
E poichè la natura della maya, illusione,
è tale che quello che pensi diventa reale,
qualunque cosa immagini come la meta, questa otterrai.
Non c'è alcun dubbio: quello che pensi, lo diventi!

Quindi, cercando, creerai e raggiungerai
appunto ciò che pensi di stare cercando!
Qualunque paradiso o elevato stato spirituale a cui aneli
lo otterrai dopo averlo concettualizzato e creato.
Allora ti placherai soddisfatto in questa trappola
pensando di aver raggiunto il "paradiso".

Questa libertà tagliata a tua misura è un castello in aria
che i tuoi pensieri e i tuoi condizionamenti
costruiscono sopra il Reale.

estratto da Il Vuoto che Danza di H.W.L. Poonja



ll Vuoto che danza - (libro)- è un'esposizione in forma poetica della filosofia dell'Advaita Vedanta, che racchiude in una formulazione unitaria il messaggio dei testi più antichi della saggezza indiana, I Veda. Questo profondo messaggio ci stimola a trovare la nostra vera natura (in termini sanscriti il Brahaman) al di là del corpo, delle emozioni e dei pensieri e di tutto l'organismo psicofisico con cui erroneamente ci identifichiamo. A trovare l'Immutabile oltre il mutevole, l'eterno oltre il mortale, la Felicità al di là del dolore.

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