domenica 9 febbraio 2014

Psicologia e dintorni...la Distimia.



La Distimia o disturbo distimico è un disturbo dell’umore. Possiamo definire la distimia una depressione cronica più lieve nei sintomi rispetto alla depressione maggiore ma prolungata nel tempo. La distimia può comparire sin dall’adolescenza. Si riscontra più frequentemente nella fascia di età che va dai 18 ai 45 anni e spesso sopraggiunge dopo uno o più episodi di depressione maggiore.
Il disturbo distimico è un disturbo cronico caratterizzato dalla presenza di umore depresso che persiste per la maggior parte del giorno ed è presente nella maggior parte dei giorni. Secondo la quarta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-IV) le più caratteristiche manifestazioni del disturbo sono sentimenti di inadeguatezza, colpa, irritabilità e rabbia; ritiro sociale; perdita di interesse, inattività e mancanza di produttività. Il termine "distimia", indicativo "di cattivo umore", fu introdotto nel 1980 e modificato in disturbo distimico nel DSM-IV. Prima del 1980, la maggior parte dei pazienti ora classificati come affetti da disturbo distimico era classificata come affetta da nevrosi depressiva (detta anche depressione nevrotica).



Il disturbo distimico è comune nella popolazione generale e colpisce il 3-5% di tutti gli individui. II disturbo distimico è più frequente tra le persone non sposate e giovani e in quelle a basso reddito. Inoltre, il disturbo distimico spesso coesiste con altri disturbi mentali, soprattutto il disturbo depressivo maggiore, i disturbi d'ansia (in particolare quello da attacchi di panico), l'abuso di sostanze e probabilmente il disturbo borderline di personalità.
I criteri diagnostici del DSM per il disturbo distimico richiedono la presenza di umore depresso per la maggior parte del tempo e per almeno due anni. Perché i criteri diagnostici siano soddisfatti, il soggetto non dovrebbe presentare sintomi  classificabili come disturbo depressivo maggiore. Il paziente non dovrebbe aver mai avuto un episodio maniacale o ipomaniacale.
II disturbo distimico è un disturbo cronico caratterizzato non da episodi di malattia, ma piuttosto dalla costante presenza dei sintomi. Tuttavia, il paziente con disturbo distimico può presentare alcune variazioni temporali nella gravità dei sintomi. Gli stessi sintomi sono simili a quelli del disturbo depressivo maggiore e la presenza di umore depresso - cioè il sentirsi triste, giù di corda, il vedere tutto nero e la mancanza di interesse nelle abituali attività - è un aspetto centrale del disturbo.
Sintomi della Distimia
Chi soffre di distimia soffre da almeno due anni di alcuni sintomi depressivi presenti quasi tutti i giorni, la maggior parte del giorno. I sintomi possono essere insonnia o ipersonnia (si dorme meno o di più del solito); scarso appetito o iperfagia; bassa autostima, sentimenti di insicurezza, inadeguatezza, inefficienza, autosvalutazione; difficoltà di concentrazione e di prendere decisioni; sconforto, tristezza, disperazione, pessimismo; affaticabilità e scarsa energia.
Si tratta quindi degli stessi sintomi della depressione clinica ma molto più attenuati e prolungati nel tempo. Spesso questi sintomi non sono presenti tutti insieme.

Come si manifesta la Distimia
La distimia si manifesta quindi nel suo carattere cronico e persistente. Chi ne soffre pensa spesso che il suo malessere sia parte del suo carattere da sempre e che non ci si possa fare granché. Anche i parenti e gli amici della persona distimica ritengono che sia un “inguaribile pessimista e insicuro”. Spesso infatti il riconoscimento e la diagnosi del disturbo distimico e quindi la cura possono essere molto tardivi.
Alla distimia possono associarsi altri disturbi: oltre alla depressione maggiore, si possono avere ansia, abuso di sostanze, disturbi alimentari, disturbi di personalità. Di solito la distimia caratterizza le fasi di passaggio da due episodi depressivi maggiori.

Decorso e conseguenze della Distimia
Solitamente la distimia comporta una minore compromissione delle relazioni sociali e delle attività lavorative rispetto alla depressione maggiore ma è molto più persistente nel tempo e comporta comunque sofferenza. In generale avere una distimia non curata comporta un aumento della vulnerabilità a sviluppare altri disturbi psicologici, primo fra tutti la depressione maggiore.

Cause della Distimia
Come per altri disturbi psichiatrici non c’è ancora una letteratura sufficientemente robusta e condivisa sulle cause del disturbo. Per spiegarle si fa di solito ricorso a modelli di tipo bio-psico-sociali, in cui le cause biologiche interagiscono con quelle psicologiche e sociali.
La causa esatta della distimia comunque non è nota. La distimia può avere cause simili alla depressione, tra cui:

·         Cause biochimiche. Le persone affette da depressione possono avere cambiamenti fisici nel cervello, e questo può essere vero anche nella distimia. Il significato di questi cambiamenti è ancora incerto. I prodotti chimici del cervello naturalmente chiamati neurotrasmettitori, che sono legati allo stato d'animo, possono anche svolgere un ruolo nel causare la distimia.
·         I geni. La depressione sembra essere comune nelle persone i cui familiari hanno sofferto o soffrono di depressione.
·         Ambiente. Ancora una volta, come con la depressione, l'ambiente può contribuire alla distimia. Le cause ambientali sono situazioni nella vita che sono difficili da affrontare, come la perdita di una persona cara, problemi finanziari e un livello di stress elevato.



Complicazioni
Le complicanze che può causare la distimia comprendono:

·         Ridotta qualità della vita

·         La depressione maggiore

·         Comportamento autolesivo

·         Abuso di sostanze stupefacenti

·         Difficoltà di relazione

·         Conflitti familiari

·         L'isolamento sociale

·         Problemi a scuola e al lavoro

·         Produttività è diminuita


Come si cura la Distimia
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) ha mostrato scientificamente una buona efficacia sulla distimia.
Nel corso della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale la persona viene aiutata a prendere consapevolezza dei circoli viziosi che mantengono e aggravano la malattia e a liberarsene gradualmente attraverso la riattivarsi del comportamento e l’acquisizione di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali. Inoltre, dal momento che la distimia è un disturbo cronico, la TCC prevede una particolare attenzione alla cura degli schemi di pensiero, emotivi e comportamentali e alla relazione che la persona ha con essi. Per far questo utilizza anche specifici protocolli, come la Schema-Therapy, il lavoro sul Benessere Psicologico e la Mindifulness.



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