domenica 16 febbraio 2014

Curiosità...




Anedonia
Dizionario di Medicina (2010)

L’Anedonia è l’incapacità di provare piacere, con appiattimento affettivo e dellemotività. Nella. coesistono sia lincapacità di desiderare il contatto con stimoli gratificanti, sia quella di provare piacere in occasione di stimoli o attività solitamente gratificanti; può interessare uno, o più, o tutti gli aspetti della vita: il cibo, il sesso, le esperienze somato-sensoriali, ecc. Il termine viene esteso a contesti in cui il senso di gratificazione coinvolge ricompense di tipo psicologico, quali la soddisfazione per una promozione sul lavoro o il senso di affetto derivante da una situazione sentimentale. L’a. è tipica di molte patologie psichiche, quali la depressione, la schizofrenia, alcuni disturbi del tono dell’umore con manifestazioni psicotiche, alcuni disturbi pervasivi dello sviluppo, le demenze e talvolta l’abuso di sostanze stupefacenti.



Origine del termine “anedonia”

Il termine anedonia è stato coniato verso la fine del Novecento da Ribot, psicologo francese che definì l'anedonia come l'incapacità patologica di percepire piacere in ogni sua forma.
Ancora, la parola anedonia è composta da una radice e da una desinenza greca: il piacere (in greco, hēdonē) viene connotato in maniera negativa dal prefisso an.
Il piacere non è più “l'inizio e la fine di una vita felice” (Lettera a Meneceo, Epicuro): nell'anedonia non esiste la vita e non esiste il piacere.


L'anedonia gioca un ruolo di notevole importanza anche nella depressione: negli stadi depressivi iniziali il soggetto lamenta incapacità di trarre soddisfazione dalle piccole attività quotidiane che, di norma, sono considerate piacevoli.
Ciò che differenzia l'anedonia nel contesto schizofrenico da quella in ambito depressivo, è che in quest'ultimo caso la difficoltà di provare piacere nasce in un determinato momento, mentre nella schizofrenia l'anedonia è stabile nel tempo e non insorge in un particolare stadio della malattia.



Cure

Considerando l'anedonia un disturbo mentale, le terapie sono pressoché identiche a quelle utilizzate per la cura della depressione e dei disturbi di natura psicologica: le sedute psichiatriche, il dialogo e, quando necessario, il supporto farmacologico, potrebbero diminuire la negatività derivata dal disturbo anedonico.
L'anedonia non è una patologia a sé stante, ma accompagna molti disturbi della personalità, peggiorandoli: lo specialista deve riuscire a capire il vero motivo che crea l'anedonia nel paziente e quale patologia nasconde per poterla curare al meglio.



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