venerdì 14 settembre 2012

La catarsi....riflessioni di Osho




[…]
Fondamentalmente le mie tecniche iniziano con la catarsi. Tutto ciò che è occultato deve essere liberato. Non devi più continuare a reprimere, devi scegliere la via dell’espressione. Non condannare te stesso: accettati come sei, perché ogni condanna crea divisione.
Può sembrare paradossale, ma coloro che reprimono le proprie nevrosi diventano sempre più nevrotici, mentre coloro che le esprimono in maniera consapevole, se ne liberano. Pertanto, fino a quando no diventate consapevolmente pazzi, non potrete mai essere sani di mente. R.D. Laing, uno degli uomini più sensibili dell’occidente, ha ragione quando dice:”Permettiti di essere pazzo”. Sei pazzo, ragion per cui si può fare qualcosa.
Sto dicendo di diventare consapevoli. E cosa dicono le antiche tradizioni? Dicono: “Reprimi, non lasciar venire fuori  tutta quella mole di cose represse, altrimenti impazzirai”.
Io dico di farla uscire, è la sola via per la salute mentale. Liberala! Tenuta dentro ti intossicherà. Buttala fuori, scaricala e svuotane completamente il tuo organismo. L’espressione è morale; e per fare questa catarsi ti devi avvicinare in maniera sistematica, metodica, perché si tratta di impazzire con metodo: occorre diventare pazzi in maniera consapevole.
Devi fare due cose: rimanere consapevole di quello che fai, e poi non reprimere nulla. Questa è la disciplina e deve essere appresa: diventare consapevoli e non reprimere; in altre parole essere consapevoli ed esprimere.
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[…]
Patanjali non parla mai di catarsi. Io devo farlo per via di come sei tu. Ma quando comprendi, e sei in grado di sublimare, la catarsi non serve più, perché essa è, in un certo senso, uno spreco d’energia. Sfortunatamente, in questo momento non c’è nulla da fare. E se hai represso per tanti secoli, la sublimazione può apparirti come repressione, quindi la catarsi sembra essere l’unica possibilità. Prima devi trovare un po’ di sollievo, alleggerirti – devi scaricarti dai tuoi fardelli – e poi ti si potrà insegnare l’arte della sublimazione.
Sublimazione vuol dire usare l’energia in modo più elevato – la stessa energia viene usata con una qualità diversa. Ma tu prova. Alcuni hanno fatto la Meditazione Dinamica per lunghi periodi di tempo. Puoi provare: la prossima volta che provi rabbia o tristezza, siediti in silenzio e lascia che la tristezza si sposti verso la felicità – aiutala, dalle una spintarella. Non fare troppo e non avere fretta, perché la tristezza all’inizio sarà riluttante a muoversi verso la felicità. Per secoli, per molte vite, non le hai permesso di muoversi in questa direzione – sarà riluttante.
È come un cavallo che vuoi costringere a prendere una nuova strada, una che non ha mai percorso prima – sarà riluttante. Cercherà di imboccare la vecchia strada, il solco che conosce già. Lo dovrai convincere, sedurre, a poco a poco. Di’ alla tristezza: “Non temere. È magnifico! Vieni da questa parte. Puoi diventare felicità, non c’è nulla di male in questo è non è impossibile”.
Persuadi la tristezza, parlale, e un giorno all’improvviso scoprirai che la tristezza si è spostata in un nuovo canale: è diventata felicità.

[...]
Sii reale verso la vita, non verso la logica, e tutto ciò che hai represso
verrà a galla, esploderà.

Questa è la funzione della meditazione attiva: portare alla luce tutto ciò
che è represso affinchè venga espresso; ridare vita alle tue lacrime, alla
tua rabbia, alla tua risata, alla tua tristezza; espellere ogni cosa dal tuo
organismo, in modo che esso torni a essere di nuovo innocente. Con un
organismo innocente puoi contattare il divino. Con questo organismo
avvelenato non può esserci alcun contatto.
Sii reale verso la vita, non verso la logica, e tutto ciò che hai represso
verrà a galla, esploderà.

Questa è la funzione della meditazione attiva: portare alla luce tutto ciò
che è represso affinchè venga espresso; ridare vita alle tue lacrime, alla
tua rabbia, alla tua risata, alla tua tristezza; espellere ogni cosa dal tuo
organismo, in modo che esso torni a essere di nuovo innocente. Con un
organismo innocente puoi contattare il divino. Con questo organismo
avvelenato non può esserci alcun contatto.

Meditazione attiva vuol dire catarsi. Serve a purificarti. E quando ti sei
purificato e l'inconscio è stato espresso, cade la barriera tra l'inconscio
e il conscio - perchè la barriera è creata dalla repressione. Quando non
reprimi, la barriera scompare, e non ci sarà confine tra conscio e
inconscio.

Diventi entrambi: diventi bisessuato, uomo e donna insieme. E quando sei
entrambi, percepisci un nuovo essere, una nuova unità dentro di te. Non ti
sentirai più scisso, diviso. Diventerai organico, integro, uno. Questa unità
può condurti all'unità finale; questa unità è il primo passo.







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