lunedì 6 agosto 2012

Da "Il Profeta" di Kahlil Gibran


La Morte

[...] Allora parlò Almitra dicendo: Ora vorremmo domandarti della Morte.
Ed egli disse:

Voi vorreste conoscere il segreto della morte.

Ma come potrete trovarlo, se non lo cercate nel cuore della vita?

Il gufo, i cui occhi legati alla notte non vedono di giorno, non può svelare il mistero della luce.

Se davvero volete contemplare lo spirito della morte, spalancate il cuore al corpo della vita.

Perché la vita e la morte sono una sola cosa, come il fiume ed il mare.

Nel profondo delle vostre speranze e dei vostri desideri risiede la muta conoscenza dell'Oltre;

E come semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.

Fidatevi dei sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l'eternità.

Il vostro timore della morte è come il tremito del pastore davanti al re la cui mano si posa su di lui per onorarlo.

Non è forse contento il pastore, sotto quel tremito, perché potrà fregiarsi del segno regale?

Eppure non è forse più attento al suo tremore?

Perché cos'è morire, se non esser nudi nel vento e fondersi nel sole?

E che altro è non più respirare, se non liberare il respiro delle sue insonni maree,

perché possa levarsi ed espandersi e cercar Dio senza ingombri?

Solo quando berrete al fiume del silenzio canterete davvero.

E quando avrete raggiunto la sommità del monte, comincerete a salire.

E quando la terra esigerà le vostre membra, solo allora danzerete veramente.

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