venerdì 5 dicembre 2014

Psicologia e dintorni...

J. Dollard, gli Ashanti e la Somma di Sole

Dollard e i suoi collaboratori definirono che la vita associata è inevitabilmente frustrante e vengono di continuo ingenerate tendenze al comportamento aggressivo. Tendono quindi a svilupparsi determinate forme di adattamento culturale che evitano la distruzione della società stessa. Dollard e i suoi collaboratori hanno esaminato la letteratura esistente sul popolo degli Ashanti, società costituita da una notissima tribù dell’Africa Occidentale composta da individui fortissimi e bellicosi. La loro crudeltà in battaglia suscitava terrore in tutta la Costa D’Oro e fin molto all’interno. Dollard e collaboratori stilarono un rapporto su queste popolazioni in base ad un resoconto del capitano Rattray, il quale fu il primo a descrivere queste popolazioni nell’opera Totem ed esogamia.
Tutto è vietato in questa popolazione, anche l’aggressività nata dalle conseguenze della repressione. Tanto è alto il grado di distruttività che per non morirne una volta l’anno – per otto giorni – è permesso dai capi che tutto il popolo possa fare e dire quello che vuole. Interessante notare che la “libertà annuale” è il permesso, di fatto, di sfogare, scaricare la violenza. Un vecchio sacerdote, nel rapporto di Rattray, spiega il senso catartico del rito:

Tu sai che ognuno ‘ha una somma di sole’ (anima) che può venir ferita o maltrattata o ammalarsi e quindi far ammalare il corpo. 
Spessissimo, benché vi possano essere altre cause, per esempio magia e malanni questo è provocato dal male e dall’odio che un altro ha nella testa contro di te. Oppure, tu puoi avere nella tua testa dell’odio contro un altro, per qualche cosa che egli ti ha fatto ed anche questo può far sì che la tua ‘somma di sole’ si preoccupi e si ammali. I nostri predecessori sapevano come questo fosse effettivamente il caso, per cui stabilirono che una volta all’anno ogni uomo e ogni donna, liberi o schiavi, abbiano la libertà di dire apertamente quello che hanno dentro la testa, di dire ai loro vicini che cosa pensano di loro, delle loro azioni, e non soltanto dei loro vicini, ma anche del re o del capo. Quando si è parlato così liberamente, si sente la propria ‘somma di sole’ fresca e calma ed anche la ‘somma di sole’ dell’altra persona contro la quale si è parlato apertamente verrà calmata.”

È così compressa la “somma di sole” degli Ashanti che è per loro impellente liberarla attraverso quei riti purificatori.
Nel caso degli Ashanti, la catarsi, lo sfogo, ad un certo punto si rendono necessari, per evitare lo spegnimento della “somma di sole”.
Le forme di aggressività pericolose per il benessere del gruppo sono severamente vietate e conseguentemente punite. Si consentono, d’altro canto, le espressioni di aggressività all’interno del gruppo stesso e vengono usate in guerra, cioè quando l’espressione dell’aggressività serve a un fine utile.
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