Lui che
ti tradiva
Tu che mi
ascolti fu il saluto terreno che Alberto Bevilacqua diede alla madre Lisa da
poco scomparsa. Ora lo scrittore torna a quell'ideale colloquio con la donna
più importante della sua vita certo di poterle confessare, finalmente, i
segreti che durante la sua esistenza non ha mai potuto svelare per non turbarla
nel suo male depressivo. Protagonista di questa narrazione - in cui passato e
presente si fondono in un'attrazione magnetica, medianica, che incanta e trascina
il lettore - è un figlio non voluto dal padre, "il Mario",
affascinante ufficiale dell'aviazione durante la dittatura, eroe di memorabili
imprese, donnaiolo impenitente, che solo nell'umiliazione delle ritorsioni
subite dopo la guerra trova la via della propria coscienza. Ed è allora che il
figlio, già costretto dall'immaturità e dalle scelte egoistiche del genitore a
divenire precocemente adulto, può diventare, standogli accanto, sinceramente il
padre del proprio padre. Ricomponendo in unità il tormentato rapporto con chi
gli ha dato la vita.
Alberto
Bevilacqua (Parma 1934), scrisse il suo primo romanzo, La polvere sull'erba
(Einaudi 2002), a vent'anni, ma il libro non venne pubblicato. Leonardo
Sciascia ne lesse il dattiloscritto: voleva pubblicarlo ma ritenne che potesse
provocare uno scandalo. Con La Califfa (1964) ottenne il primo
riconoscimento internazionale. Seguirono Questa specie d'amore (premio
Campiello 1966), L'occhio del gatto (premio Strega 1968), I sensi
incantati (Premio Bancarella 1992). Tra gli altri titoli ricordiamo: Umana
avventura, Il curioso delle donne, L'Eros, Lettera alla
madre sulla felicità, Gli anni struggenti, Viaggio al principio
del giorno, Attraverso il tuo corpo. Tra i film che ha diretto: La
Califfa, Questa specie d'amore, Le rose di Danzica, Bosco
d'amore (dal Decamerone).
L'ultimo romanzo della sua ricca
produzione pubblicata da Mondadori è L'amore stregone (2009). Nel 2011 è
uscito per Einaudi il libro di poesie La camera segreta. Una raccolta
delle sue opere è stata recentemente proposta nella prestigiosa collana dei
Meridiani (2010).
L'indirizzo
del sito Internet dell'autore è www.albertobevilacqua.net
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