domenica 22 giugno 2014

Da "La Stampa"

Scoperti i “centri nervosi della socialità”
La scoperte consente di far luce su disturbi quali autismo, ansia sociale, schizofrenia e depressione








È il risultato di un lavoro pubblicato sulla rivista Cell e condotto usando topolini geneticamente modificati così da poter manipolare a piacimento questo “circuito”: quando i neuroni vengono “spenti” dai ricercatori, i topolini perdono istantaneamente la disponibilità e la voglia di interagire con roditori sconosciuti, viceversa iperattivando i neuroni di quell’area la loro socialità aumentava a dismisura. 

Secondo l’autore del lavoro, Karl Deisseroth della Stanford University, la scoperta è importante perché non solo collega una determinata area neurale ad un comportamento tanto complesso quale la socializzazione, ma anche perché consente di far luce su disturbi quali autismo, ansia sociale, schizofrenia e depressione in cui la socialità dei pazienti è spesso disfunzionale. 

Gli esperti hanno modificato geneticamente alcuni neuroni dei topolini in modo tale che essi divenissero fotosensibili - cioè rispondenti a un fascio di luce. In questo modo con la luce si possono spegnere o attivare a piacimento i neuroni modificati. Gli esperti hanno visto che quando con la luce andavano ad attivare i neuroni di una regione detta area tegumentale ventrale, istantaneamente, il desiderio di interazione sociale dei roditori nei confronti di topolini sconosciuti messi loro vicino aumentava enormemente. Viceversa, disattivando quei neuroni i topolini manifestavano avversione e disinteresse verso roditori sconosciuti. 

Infine con una tecnica ancora più precisa - la “fotometria” - i ricercatori hanno mappato le fibre nervose in uscita da tale area coinvolte anch’esse nel comportamento e i neuroni cui esse si connettono in un’altra regione, il nucleo accumbens. 



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