giovedì 17 ottobre 2013

Sincronicità e quantistica





 ”Un unico confluire, un unico cospirare (conflatio), sentendo tutto insieme.
 Tutto in rapporto alla totalità, ma in rapporto alla parte le parti (presenti) in ogni parte con intenzione all’effetto. Il grande principio va fino alla parte estrema, dalla parte estrema al grande principio: un’unica natura, l’Essere e il Non-Essere. 
Ma il principio universale si trova anche nella più piccola parte, la quale perciò coincide con il tutto”. (Ippocrate)






 Da " Il Destino Sincronico"

Noi siamo i creatori della nostra realtà. Come Esseri Quantici non conosciamo nessun limite, né spaziale né creativo.

Il grande oceano di luce in cui siamo immersi, da cui veniamo continuamente creati, e dove continuamente creiamo, opera tramite un’infinita rete di eventi spazio-temporali, il cui perfetto incastro dà luogo alla miriade di forme, creature, paesaggi, che sono oggetto dell’amore Divino.

Questa rete perfetta di relazioni è ciò che costituisce la Sincronicità

Ad un occhio profano, il susseguirsi della vita sembrerebbe un insieme di coincidenze casuali, cioè non aventi un nesso profondo fra loro. E’ chiaro che questa è la visione meccanicistica newtoniana, dove viene presa in considerazione l’analisi statistica, senza che fattori come l’intenzione e la consapevolezza possano giocare un ruolo nel succedersi delle cose: infatti l’universo viene considerato come una macchina che genera dati in modo casuale.

Un fenomeno può avere una certa probabilità che possa verificarsi entro limiti di natura statistica, quindi entro i canoni della razionalità scientifica e non per questo deve essere considerato una sorpresa, oppure un miracolo.

Per esempio una guarigione spontanea da un male incurabile, rientrerebbe in un range di probabilità, ristretto, ma possibile. Qualsiasi altro fenomeno, come sapere chi ci sta chiamando al telefono, prima di rispondere, può rientrare, secondo la scienza ufficiale, nella norma di possibilità, cioè di coincidenze significative.

Questo modo di considerare gli eventi quotidiani fu messo in discussione da Jung, il grande psicanalista svizzero.

In un caso famoso, descritto nel suo libro “ La Sincronicità “ – descrive il caso di una donna, di non facile trattamento, che aveva avuto in regalo, nel sogno, uno scarabeo d’oro ( lo scarabeo è il simbolo della rinascita ) : mentre questa racconta il sogno a Jung, si sente ai vetri della finestra dello psicologo un rumore: era uno scarabeo, che Jung fece entrare e raccolse, mostrandolo alla donna, che ebbe un salto quantico di consapevolezza.

Quale analisi statistica potrebbe spiegare un fenomeno del genere? Quante probabilità ci sono che uno scarabeo, che in genere è attirato dalla luce, venga attratto da un ambiente  buio ( Jung stava eseguendo una seduta di analisi ) nel momento in cui si sta parlando del suo simbolo?

Se osserviamo a ritroso la nostra vita, vedremo quante di queste coincidenze significative si siano verificate per condurci dove siamo ora.  Ogni relazione, ogni fatto, ogni evento sono strettamente interconnessi fra di loro e complici di un obiettivo elevato, che nella maggior parte dei casi ci sfugge.

L’oceano di luce ( e con esso anche l’essere quantico consapevole di questa realtà )  opera le sue meraviglie mettendo in relazione perfetta le “ pedine “ che condurranno alla creatura finale ( galassia, stella, atomo, uomo, sogni, obiettivi, visioni ) : basterebbe un solo millisecondo di sfasamento, in questa perfetta sintonia, per avere un “parto “ creativo notevolmente diverso!.

Siamo immersi in un oceano di sincronicità. Il nostro corpo è fra le espressioni più fini di tale sincronicità, basti pensare ai rapporti fra le molecole di idrogeno ed ossigeno dell’acqua, come pure i rapporti fra i minerali, le vitamine, gli aminoacidi nelle complicate e complesse vie biochimiche: i risultati di seppur piccoli sfasamenti, come per esempio nelle carenze enzimatiche, comportano effetti disastrosi sulla salute e sull’aspetto fisico. Non saremo come oggi ci conosciamo, se si rompesse il delicato equilibrio sincronico fra noi e l’universo ( purtroppo abbiamo apportato sfasamenti nella natura, e questo ci costerà caro!).

Ciascun Essere Quantico vive in una rete di sincronicità che si evolve e cambia nel tempo ( l’ambiente dell’utero materno, la famiglia, la scuola, l’ambiente sociale, il lavoro, il matrimonio con i figli, il divorzio, nuove amicizie, il pensionamento). In ogni momento si troverà in uno specifico seme karmico, cioè interagirà con persone ed eventi spazio-temporali con cui condividerà delle lezioni  da apprendere. Se per suo libero arbitrio decide di cambiare seme karmico non ancora svezzato, si ritroverà in un’altra rete sincronica con non pochi problemi da risolvere, fino a quando non imparerà l’umiltà e l’ubbidienza, requisiti fondamentali per apprendere le lezioni cosmiche.

Ogni qualvolta interagiamo con la delicata struttura sincronica del cosmo ( pensiamo, parliamo, agiamo, omettiamo, scegliamo ) lo costringiamo a cambiare, momentaneamente,  rapporti sincronici che inevitabilmente ci coinvolgeranno in questo cambiamento, fino a che non raggiungerà il suo equilibrio. Verremo trascinati dalla grande rete di eventi: il risultato sarà o la nostra salute e la nostra felicità, se abbiamo capito e ci lasciamo andare nella direzione degli eventi sincronici, oppure la nostra malattia, se opponiamo resistenza al flusso cosmico.

Ciò accade per esempio quando non lasciamo andare, non accettiamo il momento presente ( la nostra famiglia, il nostro coniuge, il nostro lavoro, il nostro ambiente, la nostra salute ),  critichiamo oppure attacchiamo gli eventi sincronici in cui siamo immersi. Spenderemo enormi quantità di energie, e faremo grossi sforzi per ottenere ciò che desideriamo. Ma arriveremo in salute ed equilibrio alla meta? Oppure ci ritroveremo già vecchi, stanchi, magari con molti soldi, ma pieni di acciacchi, e di malattie?

Da tutto si evince come sia importante entrare nel gioco della vita con le carte in regola. Queste carte sono la conoscenza della Sincronicità e del Destino Sincronico.

Per maneggiare queste carte bisogna prendere coscienza che siamo Esseri Quantici, e che viviamo in una continua creazione a doppio senso: possiamo agire provocando le nostre sincronicità ( che non saranno più coincidenze significative, o eventi dovuti al caso, ma strategie creative ) e/o possiamo favorire il flusso cosmico, comportandoci a nostra volta come eventi sincronici appartenenti al seme karmico di altri esseri quantici, diventare cioè pedine di altri esseri creatori.

La Sincronicità è un insieme di eventi, apparentemente sconnessi fra di loro, che accadono insieme, e che sembrano in superficie soltanto delle coincidenze significative.

Per fare il salto di qualità, cioè riuscire a comprendere il meccanismo creativo, dobbiamo mettere in discussione le nostre false certezze ( quelle legate al vecchio paradigma della fisica, dove siamo tutti separati, e destinati alla corrosione del tempo, quindi alla morte, incapaci di influire su questo destino, e facili alle critiche e a dare la responsabilità al di fuori di noi ), dobbiamo capire che le coincidenze sono eventi normali, frequenti, significativi, in armonia con la natura, e che dietro le quinte della vita vi è una intenzione che  ci guida, quella del nostro Spirito, quella Divina. Infatti dalla interpretazione delle “ coincidenze “ , cioè il saper leggere il piano di azione del cosmo, dipende la realizzazione dei nostri desideri.

“ Nulla accade per caso “.

Quando prendiamo coscienza delle sincronicità, con l’intenzione di farle evolvere per realizzare il nostro destino, stiamo attuando il Destino Sincronico. Diventiamo parte attiva nel grande piano creativo, dando uno scopo, un significato, una direzione, una intenzione alle coincidenze; con le nostre interpretazioni e conseguenti azioni, trasformeremo le Sincronicità in Destino Sincronico, cioè acquisiremo quel software intellettuale per interagire con gli eventi spazio-temporali.

Per poter padroneggiare il Destino Sincronico e quindi crearci un nostro seme karmico evolutivo, cominciando a vivere nel qui e ora, in linea con la volontà del nostro Spirito, dobbiamo conoscerne i principi. La loro conoscenza ed applicazione ci metterà nella condizione di non avere più preoccupazioni, e di incentivare il numero di sincronicità nella nostra esperienza.

Questi principi hanno a che vedere con la visione olistica, olografica  della vita, e con il nuovo paradigma della fisica quantistica.

Il campo luminoso cosciente.

Rappresenta la grande rete di luce in cui siamo tutti immersi, infatti è in ogni luogo, in ogni cosa, ed è onnipresente. Costituisce la coscienza che pervade ogni sua creatura, e usa l’attenzione e l’intenzione come stimoli per la trasformazione. E’ un campo di energia, informazione ed intelligenza che orchestra e governa l’ambiente materiale, e di cui noi siamo creati e creatori.

La sua conoscenza è essenziale perché è con il suo esempio, con il suo studio che possiamo scrutare le sincronicità e utilizzarle per il nostro Destino Sincronico.

Nella sua costituzione rientrano tutte le frequenze corrispondenti ad altrettanti semi karmici, dove frequenze simili entrano in vibrazione di risonanza attirandosi a vicenda.

Ecco perché quando siamo immersi in un seme karmico, attiriamo gli esseri quantici che vibrano alla nostra stessa frequenza, inoltre possiamo essere in grado di estrarre dal Campo Luminoso Cosciente qualsiasi informazione, in relazione all’ampliamento del  nostro grado di percezione.

Uno dei mezzi per conoscerlo ed utilizzarlo è la meditazione disciplinata, con cui possiamo influenzarlo con i nostri pensieri, speranze e sogni per poter manifestare i nostri desideri: è un campo dalle possibilità infinite.

Altro principio importante è il nostro dialogo interiore.

Quello che un essere quantico pensa non è separato dal resto del cosmo. Il contenuto del nostro dialogo interiore influenza ogni area della nostra vita, fisica, emozionale e spirituale, oltre che il contenuto informativo del campo luminoso cosciente, provocando un insieme di sincronicità che ci ritroveremo “ fra i piedi “ senza neanche saperle gestire a nostro favore, sempre che le riconosciamo come tali.

Lungo la strada dell’illuminazione, cioè della conoscenza delle leggi della luce del Campo ( fra cui la sincronicità creativa ), il nostro dialogo deve essere basato sullo Spirito e non sulle esigenze del nostro ego.

Queste ultime ci porteranno soltanto sofferenza e fatti sincronici contro corrente, con enorme dispendio energetico in quanto, come detto sopra, l’universo tenderà ad equilibrarsi provocando eventi sincronici atti a ripristinare le intenzioni creative iniziali.

Bisogna conoscere il proprio Dharma, cioè il nostro scopo nella vita, per fare delle scelte in linea con la cospirazione cosmica; solo così il nostro dialogo sarà imperniato sulle cose dello Spirito e non sui quei pensieri circolari che vivono nel passato o nel futuro legati ad insicurezze e a paure.

Il principio dell’intenzione , insieme a quello dell’attenzione, sono i cardini su cui il Destino Sincronico poggia. Infatti più attenzione poniamo agli eventi sincronici, e più frequenti diventano nella nostra vita, per cui le nostre intenzioni potranno esprimersi e manifestarsi attraverso questi eventi. L’attenzione accelera la sincronicità, mentre l’intenzione la fa utilizzare. Quando entrambe sono legate alle coincidenze significative, la sincronicità si trasforma in Destino Sincronico, e le nostre vite vengono trasformate in qualcosa di veramente magico, in quanto accadranno i cosiddetti miracoli, cioè la realizzazione spontanea dei nostri desideri, nel campo di infinite possibilità.

Da quanto sopra esposto, appare chiaro che la creazione non può fare a meno delle relazioni. In fatti l’altro principio è quello delle relazioni cosmiche.

Tutto ciò che origina dal Campo esiste sotto forma di relazioni, ed ogni relazione può influenzare il Campo: è il suo linguaggio preferito. L’universo si è diviso per miliardi di anni in esseri coscienti, dai molti punti di vista, con l’unico scopo di ritornare, attraverso l’interscambio di relazioni intelligenti, spirituali ed illuminanti, all’Unità di Coscienza, per favorire l’evoluzione reciproca. Infatti la coscienza umana è il cosmo che pensa di se stesso, e gli esseri umani il mezzo con cui l’universo possa pensarsi.

Ogni relazione umana quindi è una connessione cosmica, un’opportunità per influenzare il Campo positivamente e per evolversi spiritualmente. Per questo non esistono relazioni cattive. Tutto nel cosmo avviene in modo mirato alla creazione e alla evoluzione, per cui i nostri incontri sono stazioni sincroniche da cui può partire la nostra illuminazione, per diventare Esseri Quantici perfetti.

Senza la conoscenza delle relazioni il Destino Sincronico non può avere i mezzi con cui agire. La stessa sincronicità vuol dire relazioni perfette e mirate al piano cosmico, dove ognuno fa la sua parte interconnettendosi l’un l’altro in una rete di rapporti meravigliosi e finalizzati al bene reciproco.

Bisogna elevarsi a frequenze elevate di dialogo interiore, per poter sfruttare a pieno questo enorme potenziale creativo, che ci viene messo a disposizione quotidianamente.






 


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