lunedì 12 ottobre 2015

Scuola e dintorni...G. Zavalloni


La pedagogia della lumaca

Noi esseri umani non siamo più importanti di una farfalla, di una spiga di grano, di un sasso levigato dal torrente o di un tramonto sontuoso al largo dell’Isola del Giglio...





Sapremo ritrovare tempi naturali? Sapremo attendere una lettera?
Sapremo piantare una ghianda o una castagna sapendo che saranno i nostri pronipoti a vederne la maestosità secolare?
Sapremo aspettare?
Sono tante le domande alle quali, a partire dalla mia esperienza di maestro, di dirigente scolastico e di volontario nell'associazionismo, cerco di dare risposte con la pubblicazione del libro LA PEDAGOGIA DELLA LUMACA edito nella collana Mondialità, dalla Casa editrice EMI di Bologna.
Ed ecco il senso di ciò:: si tratta di intraprendere - a mio avviso - un nuovo cammino educativo. Cari genitori, insegnanti, educatori (e tutti coloro che ruotano attorno al mondo della scuola e della educazione) cominciamo a "riflettere insieme" sul senso del nostro tempo educativo e sulla necessità di adottare strategie didattiche di rallentamento.
Christoph Baker nella sua prefazione al libro mi scrive: Noi esseri umani non siamo più importanti di una farfalla, di una spiga di grano, di un sasso levigato dal torrente o di un tramonto sontuoso al largo dell’Isola del Giglio... Come è nobile la lumaca che ci insegna, grazie alle belle pagine di questo libro, che lento è bello!

1 commento:

  1. La pedagogia della lumaca, che potrebbe apparire anacronistica in un mondo dominato dalla fretta, è in realtà molto attuale. Consiglio ai docenti la lettura di questo testo del compianto dirigente Zavalloni, perché possano riscoprire, attraverso le tecniche di rallentamento suggerite, la bellezza del rapporto educativo come incontro di anime, che non può prescindere dall'ascolto, dall'osservazione e dalla lettura rilassata di tutto ciò che di bello c'è attorno a noi. E per farlo non bisogna avere fretta!

    RispondiElimina