Vuoto
“Diverse
scuole del pensiero buddista ritengono,per esempio, che i semi di tutte le cose
viventi siano contenuti in un substrato di vuoto, cosicché è il prendersi cura
di ciò che è vuoto che consente ai semi di emergere. L’assenza precede la
presenza, o per meglio dire è la prima forma di presenza.
(…) Gillo
Dorfles propone idee simili riguardo alla musica. E’ la pausa priva di tono fra
due note a rendere possibili il ritmo e la melodia. (…) Dorfles trasferisce
questa idea dell’intervallo a tutti i generi di moto, compreso il lavoro in
fabbrica e il processo stesso del pensare, in cui il momento vuoto determina la
forma delle cose future. La crescita si focalizzerebbe, allora,sul non ancora,
su ciò che è mancante, sul vuoto.” Hillman James, Il potere, Bur, 2003
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