lunedì 1 dicembre 2014

Autori e dintorni...A. Adler

“Il nevrotico vive in un mondo di finzioni che è organizzato attorno a coppie di concetti contrapposti. La principale di queste è rappresentata dalla contrapposizione tra un senso d’inferiorità profondamente radicato e un senso esaltato della propria personalità. A questa contrapposizione vengono equiparati i concetti di “alto” e “basso»”, “virile” e “femminile”, “trionfo” e “sconfitta”.
La contrapposizione “alto/basso” ha una notevole funzione nelle fantasie, nei sogni, nelle figure retoriche del linguaggio delle persone normali e acquista ancora maggiore importanza per i nevrotici, che equiparano all’idea di superiorità l’“alto” e a quella d’inferiorità il “basso”. 
Ciò vale anche per il “trionfo” e la “sconfitta”, e per l’individuo nevrotico il più piccolo insuccesso o la più piccola contrarietà acquistano una tremenda importanza.”


“ La via della nevrosi non porta sulla linea dell’attività sociale, non tende alla soluzione dei problemi che sono stati posti, ma sbocca invece nella stretta cerchia familiare e costringe il paziente a finire in una posizione d’isolamento. La grande cerchia sociale viene eliminata, del tutto o in parte, con un 'arrangement' d’ipersensibilità e d’intolleranza.”



A. ADLERPsicologia individuale e conoscenza dell’uomo


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