La disabilità non è un limite:
Se mi ami, costringimi a cambiare
"Di fronte alla sofferenza indotta da un deficit cognitivo o strutturale, si possono assumere vari atteggiamenti: il più difficile è quello di rifiutare la persona portatrice di una disabilità reale o presunta. Collocata tra i "diversi" da rifiutare o condannare, la persona che parte svantaggiata finisce per essere fissata per sempre nel suo ruolo.
In un gioco di rimandi micidiali e distruttivi, la profezia si autoavvera. La persona diventa inferiore perché è considerata tale in partenza. Il deficit reale o presunto di cui è portatrice in partenza assume un carattere definitivo perché la società ha ritenuto che debba essere tale per sempre. In certe società del passato la "soluzione"del problema era spicciola: ci si liberava del bambino e del suo problema scaraventandolo giù da una rupe, fracassandogli la testa, perché tanto non sarebbe mai potuto diventare un grande guerriero...
Che il cervello si possa modificare è oggi
provato dalle più recenti scoperte scientifiche, oltre che dai risultati
sorprendenti che Feuerstein e i suoi collaboratori continuano a ottenere in
tutto il mondo: bambini e adulti dati per persi dal sistema scolastico o resi
inabili da un trauma o da un grave handicap sono riusciti a svolgere un ruolo
attivo nella società e a instaurare rapporti affettivi stabili e soddisfacenti.
Un libro che è una sintesi del pensiero e dell’opera di Feuerstein, uno
strumento insostituibile per insegnanti, psicologi, operatori sociali e,
soprattutto, genitori.
GLI AUTORI
Reuven Feuerstein, Yaacov Rand, Rafi
Feuerstein, in collaborazione con Nessia Laniado e Gianfilippo Pietra.
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