"Non occorre attraversare le porte del Paradiso per incontrare gli Angeli"
LA FATA TURCHINA
(Tratto da: http://caritassangiuseppemoscati.blogspot.it)
“Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni;
e nello spazio e nel tempo di un sogno
è racchiusa la nostra breve vita”
(William Shakespeare)
A Chiara Petullà,
fulgido esempio d'amore e di condivisione
Parlare
di Chiara, a pochi mesi dalla sua scomparsa, non è facile; troppi sono i
ricordi che si affacciano alla mente e mi riportano alla sua figura, a quel suo
modo gentile di rapportarsi con gli altri, improntato ad un'estrema
delicatezza, un garbo d'altri tempi, che la faceva sembrare più matura di
quanto non lo fosse realmente.
La
luminosità dello sguardo e del suo dolce sorriso riescono a farmi dimenticare
per un momento il tragico epilogo della sua breve vita, già profondamente
segnata da un grande dolore: la perdita della sua mamma.
Eppure
Chiara, anche solo apparentemente, aveva ritrovato il sorriso e la gioia di
vivere, stringendosi accanto ai suoi affetti più cari (il papà e i fratelli) e, verso i
quali, dimostrava una tenerezza quasi materna.
Tanti e belli anche i suoi rapporti di amicizia con i
compagni di scuola, con le amiche dell'ACR che l'apprezzavano per la sua
semplicità, e per quel lato gioioso, comune a molti ragazzi di quell' età
spensierata, fatta di progetti per un futuro che si immagina pieno
di grandi e belle sorprese…
E gli
occhi, grandi e azzurri, le si illuminavano quando parlava della gita in Grecia…
delle meraviglie che aveva visto e ne colorava il racconto, facendocene
partecipi durante i nostri incontri.
Il talento innato poi, l'aveva spinta a cercare affermazioni nella musica, nel canto e nella recitazione, le sue più grandi passioni già
facevano intravedere un futuro di successo.
Nel
gruppo “Teatro insieme” della Caritas San Giuseppe Moscati era entrata alcuni anni or sono, interpretando vari ruoli
e nel 2012, nella Commedia Musicale “Un mandarino per Teo", aveva interpretato la
parte di Rosanella, dimostrando un
impegno costante ed assiduo e soprattutto la partecipazione attiva al progetto
che prevede l'integrazione di ragazzi diversamente abili con ragazzi normodotati,
capendo e attuando lo spirito che anima il progetto stesso, in maniera
solidale, spontanea, naturalmente affettuosa.
La scelta del copione per la
rappresentazione teatrale, era caduta, quest'anno, su “Pinocchio”. Inserire nel
progetto i nostri ragazzi e quelli dell'ACR ci era parsa l'idea più congeniale
per l'obiettivo dell'integrazione… e poi Pinocchio ha in sé quel messaggio che,
attraverso la favola di Collodi, indica il passaggio dall'età adolescenziale
alla crescita di ogni creatura, un percorso segnato da disavventure che alla
fine fanno di un burattino un bambino vero...
Chi meglio di Chiara poteva
interpretare la Fata Turchina? Chiara, per una strana coincidenza, aveva tinto
le ciocche dei suoi biondi capelli, all'estremità delle punte, di un colore azzurro,
quasi una scelta che la destinava ad interpretare un personaggio da favola…e
poi la voce, limpida, cristallina come acqua che sgorga da una sorgente, ne
aveva sugellato la scelta; la sua voce soave era come la voce di un angelo…
“Pinocchio”,
ovvero il “nostro progetto da realizzare”, aveva finalmente le migliori
possibilità per andare in porto.
Ma quante
difficoltà da affrontare!!!
Le prove,
i costumi, le musiche e per ultimo l'ostacolo che sembrava insormontabile,
trovare il luogo adatto alla rappresentazione…
Poi l'idea geniale: avremmo allestito
un palco nel piazzale antistante l'Oratorio Parrocchiale..
.
Non ho
parole per descrivere la gioia per il successo ottenuto dai nostri ragazzi… un
video ne riproduce la gioia di ogni scena, di ogni passaggio e l'incanto del
finale dove la Fata Turchina ed il Grillo Parlante ballano insieme, sulle note
di un “Carissimo Pinocchio” con la splendida voce di Chiara..
.
Calato il
sipario, la gioia per l’esito e il successo ottenuto durano appena due giorni… Chiara lascia
questa terra, evidentemente per far parte di una schiera di Angeli per i quali
non c’è posto tra noi, comuni mortali.
La Fata
Turchina è volata nel mondo delle favole… era creatura fatta di frammenti di
stelle… la materia di cui son fatti i sogni e Chiara è stata un sogno, un sogno
troppo bello per durare a lungo!
Grazie
Chiara per averci regalato la leggerezza di un fiore, per aver sparso petali
d'amore Donandoti a persone bisognose che hanno qualcosa di te per continuare a
dare un senso al proprio vivere.
L'esempio
della tua generosità è luce che risplende! Tu ci tieni per mano e ci insegni la
via dell'amore, la via del Dono oltre gli umani limiti che tentano di spiegare
ogni cosa, quella via che molti di noi hanno dimenticato, per inseguire mete
impossibili…
Quel
libro che hai lasciato sul comodino e che ho tenuto in mano per qualche momento
ha un breve saluto nell'ultima pagina, un addio semplice come tu lo eri… “Ciao a tutti”. Chiara
In ricordo di Chiara…Scritto da Thea (Teresa
Mazzanti)
"Non occorre attraversare le porte del Paradiso
per poter incontrare gli Angeli"
(L'associazione opera sul territorio e si occupa di ogni forma di disagio sociale, culturale, economico, ecc. Le attività svolte sono dirette a far fronte ai bisogni (materiali e non) di persone locali o stranieri in difficoltà, anziani, diversamente abili, ecc. L'associazione attiva, senza finalità di lucro, progetti teatrali volti a migliorare l' integrazione tra normodotati e diversamente abili)
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