Tratto dal romanzo lirico di Khalil
Gibran, intitolato "Le Ali Spezzate",
frammento del settimo capitolo, "Il Lago di Fuoco".
"Farò della mia anima uno
scrigno per la tua anima,
del mio cuore una dimora per la tua
bellezza,
del mio petto un sepolcro per le tue
pene.
Ti amerò come le praterie amano la
primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
...Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua
anima
come la spiaggia ascolta la storia
delle onde"
K. Gibran
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