“Gente normale,
che si occupa soltanto del suo lavoro e che non è motivato da nessuna
particolare aggressività, può, da un momento all’altro, rendersi complice di un
progetto di distruzione. Ancora più grave è il fatto che la maggior parte di
loro non ha le risorse necessarie per opporsi all’autorità, anche quando si
accorge di compiere atti malvagi, in contrasto con le più elementari norme
morali. Entra in gioco tutta una gamma di inibizioni che impediscono la rivolta
e provocano la sottomissione dell’autorità. […]
Una volta che
avevano fatto del male alla vittima questi soggetti non potevano evitare di
considerarla una persona spregevole, che meritava la punizione a causa della
poca intelligenza e della mancanza di carattere dimostrate […] Abbiamo messo in
luce qualcosa di ben più pericoloso: la capacità degli individui di rinunciare
alla loro umanità, anzi, la necessità di comportarsi in tal modo al momento in
cui la loro personalità viene incorporata in più vaste strutture
istituzionali.”
(S. Milgram)
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