"Il bambino piccolo è notoriamente amorale, non possiede
inibizioni interiori contro i propri impulsi che desiderano il piacere.
La
funzione che più tardi assume il SuperIo viene svolta dall’autorità dei
genitori. I genitori governano il bambino mediante la concessione di prove
d’amore e la minaccia di castighi, che gli dimostrano la perdita d’amore e di
per sé stessi sono quindi temuti.
Questa angoscia reale è la precorritrice
della futura angoscia morale; finché essa domina, non c’è bisogno di parlare di
SuperIo e di coscienza morale. Solo in seguito si sviluppa la situazione
secondaria – che noi siamo troppo facilmente disposti a ritenere quella normale
– in cui l’impedimento esterno viene interiorizzato e al posto dell’istanza
parentale subentra il SuperIo, il quale ora osserva, guida e minaccia l’Io,
esattamente come facevano prima i genitori col bambino".
Freud, Introduzione alla psicoanalisi
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