«Il nevrotico vive in un mondo di finzioni
che è organizzato attorno a coppie di concetti contrapposti. La principale di
queste è rappresentata dalla contrapposizione tra un senso d’inferiorità profondamente
radicato e un senso esaltato della propria personalità. A questa contrapposizione
vengono equiparati i concetti di “alto” e “basso»”, “virile” e “femminile”,
“trionfo” e “sconfitta”. La contrapposizione “alto/basso” ha una notevole
funzione nelle fantasie, nei sogni, nelle figure retoriche del linguaggio delle
persone normali e acquista ancora maggiore importanza per i nevrotici, che
equiparano all’idea di superiorità l’“alto” e a quella d’inferiorità il
“basso”. Ciò vale anche per il “trionfo” e la “sconfitta”, e per l’individuo
nevrotico il più piccolo insuccesso o la più piccola contrarietà acquistano una
tremenda importanza».
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