Dimentichi di ciò che si è...
Tanti auguri
Anziano, malato, vive da solo in una casa da 276 euro di affitto,
con il giornale sulle ginocchia e una tv sempre accesa che non guarda
più. C’erano una moglie e dei figli, ma da un certo momento hanno smesso
di esserci - incomprensioni, errori appesantiti dall’orgoglio - e
adesso persino il ricordo costa fatica. Il campanello del citofono non
suona da secoli, ma anche se suonasse lui non saprebbe aprire: si è
dimenticato come si fa. Ogni tanto esce. Droghiere, giornalaio e uno
sguardo ansioso alla casella postale da cui spuntano soltanto bollette e
pubblicità. Poi il ritorno lento alla tana, il giornale sulle
ginocchia, la tv sempre accesa o forse mai spenta: si sarà dimenticato
come si fa. Gli tengono compagnia, dice, i cattivi pensieri che cerca di
reprimere. Ha perso ogni consapevolezza di sé, della sua meraviglia di
essere umano unico al mondo, e ha bisogno che qualcuno gliela rammenti.
Così scrive la sua storia su un foglio e scende le scale per trasmettere
a questo giornale, l’amico che tiene sulle ginocchia, un fax di
soccorso.
Non chiede soldi né carezze, che pure gli farebbero bene. Soltanto
che qualcuno là fuori si ricordi della sua esistenza il prossimo 17
maggio, san Pasquale Baylon. «Sarà il mio onomastico e mi piacerebbe
ricevere tanti biglietti d’auguri da inondare la casella postale. Almeno
quel giorno vorrei sentirmi coccolato, respirare il profumo della vita.
Grazie al buon cuore di quanti vorranno scrivermi. La autorizzo a
pubblicare il mio recapito: Pasquale Buono, via Appia 319. 81028 S.
Maria a Vico (Ce)»
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