Non fermarti a piangere sulla mia
tomba
Poiché non sono lì, io non dormo
Sono nel vento che soffia
Sono lo scintillio dei diamanti sulla
neve
Sono la luce del sole sul grano
maturo
Sono la gentile pioggia d’autunno.
Quando ti desti nel silenzio del
mattino
Sono il rapido levarsi
Di tranquilli uccelli che volano in
cerchio
Sono le stelle che splendono di notte
Non fermarti davanti alla mia tomba a
piangere,
non sono lì,
non è morta la mia anima…
ma vive in tutti voi che mi
ricordate.
...Di questa
lirica non si conosce il titolo né l’autore. Si sa solo che appartiene alla
cultura degli Indiani d’America, che per molto tempo i visi pallidi hanno
considerato “selvaggi”.
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