METODO FEUERSTEIN: guardare oltre, al di là dei limiti... nella sfera delle possibilità.
mercoledì 19 settembre 2012
Osho: "L'Amicizia"
[…]L’amicizia va più in profondità
dell'amore. L'amore può finire, l'amicizia non finisce mai. Noi possiamo
odiare domani quelli che amavamo oggi - ma colui che è amico non potrà mai diventare un nemico. Se
diventa un nemico allora sappi che non vi era mai stata amicizia in
primo luogo. Le relazioni
basate sull'amicizia appartengono a dimensioni profonde e sconosciute.
Questo è il motivo per cui Buddha non ha detto alle persone di amarsi l'un
l'altra. Ha chiamato la relazione "amicizia". Aveva una ragione per
questo - ha detto di avere amici nella propria vita. Qualcuno ha chiesto a
Buddha: "Perché non lo chiami amore? "Buddha ha risposto:
"L'amicizia è più profonda dell'amore. L'amore può finire, l'amicizia non finisce mai".
L'amore lega, l'amicizia
dà libertà. L'amore può assoggettare qualcuno, lo può possedere, può diventarne
il padrone. L'amicizia non diventa il padrone di nessuno, non trattiene
nessuno, non imprigiona, è libera. L'amore diventa schiavitù, poiché
ogni amante pretende che l'altro non ami nessuno all'infuori di lui. L'amicizia
non ha questo tipo di pretesa. Una persona può avere migliaia di amici, milioni
di amici, perché l'amicizia è molto vasta, è un'esperienza molto profonda. Nasce dal più profondo centro
della vita. Per questo, l'amicizia diventa la via più importante per condurci
al divino. Una persona che è amica con tutti, prima o poi raggiungerà il
divino, poiché entra in contatto con il centro di ognuno. E un giorno o l'altro
sarà inevitabile che entri in contatto con il centro dell'universo. Le relazioni che abbiamo nel
corso della vita, non
dovrebbero essere semplicemente intellettuali, né solo di cuore, dovrebbero
essere più profonde, appartenere al centro. Per esempio, in nessun posto
al mondo è chiaro - ma prima o poi lo diventerà.... Prima o poi arriveremo a scoprire che siamo
connessi con fonti di energia vitale lontanissime, che non possiamo
vedere. Sappiamo che la luna è molto lontana, ed esercita una qualche influenza
sconosciuta sull'acqua del mare. L'acqua del mare inizia a crescere o a calare con
la luna. Sappiamo che il sole è molto lontano, ma è connesso con la vita,
attraverso qualche filo invisibile. Il sole sorge la mattina e in ogni
cosa vivente succede una rivoluzione. Tutto ciò che dormiva, tutto ciò che era disteso
come morto, tutto ciò che era inconscio, inizia a diventare conscio. Cose che
dormivano iniziano a svegliarsi, i fiori iniziano a fiorire, gli uccelli a
cantare. Un invisibile flusso solare inizia a influenzarci. Ci sono tante invisibili fonti
di energia vitale che ci raggiungono in questo modo, che guidano continuamente
la nostra vita. Non solo il sole, non solo la luna, non solo le stelle
nel cielo, ma la vita in se stessa ha un flusso di energia che non si vede, ma
che continuamente influenza e guida i nostri centri. Più ricettivo è il nostro
centro, più questa energia può influenzare la nostra vita. Meno ricettivo è il nostro
centro, meno questa energia lo può influenzare. Il sole sorge, il fiore fiorisce. Ma se noi
costruiamo un muro attorno al fiore e la luce solare non lo raggiunge, allora
il fiore non potrà fiorire e appassirà. Il sole non può entrare efficacemente e
aprire questo fiore. Il fiore deve essere all'aperto, deve essere pronto. Il
fiore deve dare la possibilità al sole di entrare e aprirlo. Il sole non può andare alla ricerca di un
singolo fiore, cercando di vedere quale fiore si nasconde dietro il muro, in
modo tale da poterlo raggiungere. Il sole non sa nulla dei fiori. Si tratta di
un processo vitale assolutamente inconscio:
il sole sorge, i fiori fioriscono. Se un fiore si trova vicino a un
muro, non fiorirà, appassirà e morirà. L'energia
vitale è un fluire in tutte le direzioni, ma quelli che non hanno il centro
aperto saranno privati di questo flusso. Non lo conosceranno neppure. Non
capiranno che questa energia era lì e
non erano aperti, che c'era qualcosa di nascosto dentro che non si è potuto aprire. Non sapranno che è
così. Questo fiorire , chiamato fiore di loto sin dai tempi più antichi, viene
chiamato loto poiché ha la possibilità dell'apertura - è possibile che venga
aperto da una qualche energia vitale. Ci vuole un po' di preparazione perché
questo succeda. Per questo
motivo il nostro centro deve essere disponibile al cielo aperto e noi dobbiamo
rimanere all'erta. Allora l'energia vitale disponibile può raggiungere il
centro e dargli vita. Noi pensiamo che l'audacia sia assenza di paura; è un
errore. L'audacia non è assenza di paura. L'audacia è una cosa totalmente
differente che accade dentro, in presenza della paura. Non è assenza di paura. L'audacia
è la totale presenza di paura, con il coraggio di fronteggiarla.
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