giovedì 21 giugno 2012

da "Il Profeta"


E un oratore disse: Parlaci della Libertà.
Ed egli rispose:

Alle porte della città e accanto al focolare, io vi ho veduto prosternarvi e adorare la vostra libertà.

Anche gli schiavi si umiliano davanti al tiranno e lo lodano anche quando li ammazza.

Ahimè, nel boschetto del tempio e all'ombra della cittadella ho visto i più liberi tra voi

indossare la loro libertà come un giogo ed un ceppo.

E il mio cuore sanguinava: perché non potrete essere liberi

finché perfino il desiderio di cercare la libertà non vi sembri una briglia,

e non avrete cessato di parlarne come di una meta e un compimento.

Sarete liberi, infatti,

non quando i vostri giorni saranno privi di ansie e le notti senza un bisogno o una pena,

Ma quando queste cose vi stringeranno come una cintura

e saprete innalzarvi al di sopra di esse nudi e sciolti.

Ma come potrete innalzarvi oltre i giorni e le notti se non rompendo le catene

che all'alba della vostra comprensione avete stretto intorno all'ora meridiana?

In verità, ciò che chiamate libertà è la più resistente di tali catene,

benché i suoi anelli brillino al sole e abbaglino i vostri occhi.

E che cosa volete eliminare per essere liberi se non brandelli di voi stessi?

Se è una legge ingiusta che volete abolire, l'avete scritta sulla fronte con le vostre mani.

Non la potete cancellare, né bruciando i vostri libri di diritto,

né lavando le fronti dei giudici, anche versandovi su il mare.

E se è un despota che volete deporre, badate prima a distruggerne il trono eretto in voi.

Perché un tiranno come può governare uomini liberi e orgogliosi

se non tiranneggiando la loro libertà e calpestando il loro orgoglio?

E se è una noia che volete scacciare, essa fu scelta da voi più che imposta dagli altri.

E se è un timore che volete fugare, la sua sede è nell'animo vostro, non nella mano di chi temete.

In verità, tutte le cose muovono dentro il vostro essere in un perenne semi abbracciamento,

quelle desiderate e le temute, le ripugnanti e le amate, le perseguite e quelle che vorreste evitare.

Esse muovono in voi come ombre e luci in stretto accoppiamento.

E quando l'ombra svanisce e non è più, la luce che indugia diventa un'ombra per un'altra luce.

Così la vostra libertà, appena perde le catene, diventa essa stessa la catena per una maggiore libertà.

Nessun commento:

Posta un commento