Già fin d'ora ti insegnerò in
base a quali criteri tu possa renderti conto di non essere un saggio. L'uomo
saggio è pieno di gioia, ilare ed estremamente calmo, imperturbabile; vive da
pari a pari con gli dei. Ora consulta te stesso: se non sei mai triste, se
nessuna speranza assilla il tuo animo con l'attesa spasmodica del futuro, se
nell'arco di giorni e di notti il tuo stato d'animo, di un animo che punta in
alto ed è pago di sé, si mantiene in perfetto equilibrio, allora sei giunto al
culmine del bene umano. Ma se brami i piaceri, cercandoli a dritta e a manca,
sappi che tanto sei privo di saggezza quanto di autentica gioia. Desideri
raggiungere questa condizione, ma sbagli, se speri di arrivarci in mezzo alle
ricchezze e attraverso le cariche onorifiche. Per dirla in altri termini: tu
vai cercando la vera gioia in mezzo alle angosce; codesti beni, che chiedi come
se dovessero procurarti letizia e piacere, sono cause di sofferenze. (Seneca)
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