«La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno
intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti,
o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili. La
solitudine cominciò con le esperienze dei miei primi sogni, e raggiunse il suo
culmine al tempo in cui mi occupavo dell’inconscio. Quando un uomo sa più degli
altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica
dell’amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario,
e l’amicizia fiorisce soltanto quando ogni individuo è memore della propria
individualità e non si identifica con gli altri.»
(C.G.Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni)
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