La Strange Situation nell’Attaccamento
Autori:
Ainsworth e Wittig, 1969
Metodo:
osservativo
Destinatari:
bambini di un anno
La Strange Situation è una procedura
standardizzata di laboratorio originariamente costruita con l’intento di
esaminare l’equilibrio tra comportamenti di attaccamento e di esplorazione, in
condizioni di bassa e alta tensione emotiva in bambini di un anno di età. È un
dramma in miniatura di venti minuti, costituito da otto episodi:
Primo
episodio. Durata: 30 secondi. È di fatto una fase di preparazione
alle successive. La madre (o altra figura adulta verso cui si voglia osservare
la relazione di attaccamento del piccolo) e il bambino vengono introdotti nella
stanza di osservazione, munita di specchio unidirezionale, ove vi sono due
sedie ed alcuni giocattoli. La madre viene fatta accomodare e le viene chiesto
di fingere la lettura di una rivista, mentre il bambino viene posto vicino ai
giocattoli, lasciato libero di esplorare l’ambiente o coinvolgere il genitore,
se lo desidera;
Secondo
episodio. Durata: 3 minuti. Ha inizio la procedura vera e propria. La
madre è impegnata nella lettura della rivista, il bambino nel gioco;
Terzo episodio.
Durata: 3 minuti. Nella stanza fa ingresso una sperimentatrice “estranea” che
si siede di fianco alla madre e, dopo un minuto, interagisce con questa. Dopo
un altro minuto l’estranea interagisce direttamente col bambino, cercando di
coinvolgerlo in un gioco comune. Lo scopo del terzo episodio è di osservare le
reazioni del piccolo nei confronti di una persona non familiare e di verificare
se, e con quali modalità, questo utilizzi il genitore per valutare la
situazione nuova e se si lasci o meno coinvolgere nell’interazione proposta
dalla sperimentatrice;
Quarto
episodio. Durata: 3 minuti o meno. La madre esce dalla stanza,
lasciando il piccolo in compagnia dell’estranea. Questa prima separazione dal
caregiver permette di osservare le strategie adottate dal piccolo per far
fronte alla situazione di potenziale disagio, le risorse e le abilità che
eventualmente mette in campo e l’eventuale messa in atto di comportamenti di
ricerca nei confronti della figura di attaccamento;
Quinto
episodio. Durata: 3 minuti o più. Il genitore rientra nella stanza e
rimane da solo col bambino per i successivi tre minuti, durante i quali ha la
possibilità di consolarlo qualora richieda contatto o conforto, in caso
contrario al genitore viene chiesto di lasciare il bambino libero di continuare
le attività che sta svolgendo. Durante questa fase è rilevante osservare le
modalità con cui il bambino si ricongiunge al genitore, dunque se ricerca
vicinanza e contatto, o se al contrario sembra ignorare il suo ritorno,
mostrandosi autonomo o addirittura indifferente;
Sesto
episodio. Durata: 3 minuti o meno. Il genitore esce dalla stanza,
lasciando il bambino completamente solo. Si tratta della seconda separazione
proposta dalla procedura e per molti bambini rappresenta la fase più drammatica
dell’osservazione. Alcuni bambini si disperano e manifestano chiaro disagio per
la separazione. In questo caso la procedura viene immediatamente interrotta.
Questo episodio permette di osservare le modalità di coping del bambino (vale a
dire le sue capacità di far fronte alla separazione) quindi se manifesta
disagio o mancanza della figura di attaccamento, ricercandone la presenza;
Settimo
episodio. Durata: 3 minuti o meno. L’estranea rientra nella stanza,
anch’essa col ruolo di supporto alle iniziative del bambino. Lo scopo di questo
episodio è quello di valutare se e come il bambino utilizza l’estranea come
figura di attaccamento sostitutiva e come reagisce al fatto che la separazione
venga interrotta da una persona che non sia la figura di attaccamento. Ci si
aspetta infatti che la separazione abbia attivato il sistema dell’attaccamento
e che il bambino, all’arrivo dell’estranea, mostri una certa delusione,
rimanendo in attesa del ritorno del genitore;
Ottavo
episodio. Durata: 3 minuti o più. Il genitore torna nella stanza,
fermandosi sulla porta, dando così al bambino la possibilità di rispondere
spontaneamente, dopodichè lo prende in braccio. L’ultimo episodio è
particolarmente importante per la valutazione dell’attaccamento. Si possono
osservare infatti le risposte e le iniziative del piccolo nei confronti del
genitore, se ricerca vicinanza, contatto fisico e interazione, se appare
contento, rassicurato, o al contrario indifferente, passivo o arrabbiato.
Infine è possibile osservare se la presenza della figura di attaccamento è
necessaria e sufficiente a consolare il piccolo e se questo appare in grado di
riorganizzarsi dopo la situazione di stress e di riprendere l’esplorazione e
l’attività di gioco.
Il
comportamento dei diversi bambini nella Strange Situation è stato inizialmente
catalogato in tre categorie: Sicuro (B), insicuro Evitante (A) e insicuro
Ambivalente (C). Successivamente è stata definita una quarta categoria,
denominata Disorganizzato/Disorientato, nella quale è stato possibile includere
i bambini che non mostravano attaccamento di tipo A, B o C.
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