Schizofrenia
La schizofrenia è una malattia cronica, grave e invalidante
che colpisce il cervello: circa l’1 per cento della popolazione soffre di
questa malattia. I pazienti schizofrenici non hanno una "personalità
divisa". Tuttavia, a tratti percepiscono la realtà in modo diverso dagli
altri, ovvero in modo distorto a causa di sintomi quali le allucinazioni (ad
esempio: sentono voci che provengono dall'interno che nessun altro sente) - o i
deliri (credono che gli altri possano leggere il loro pensiero, controllare i
loro pensieri o stiano tramando contro di loro). Poiché vivono in una realtà
distorta, possono sentirsi spaventati, ansiosi, confusi e tendono ad isolarsi.
Il loro eloquio ed il comportamento possono diventare così disorganizzati da
essere incomprensibili o da suscitare timore negli altri. Possono anche comportarsi
in modo diverso in occasioni diverse, a causa del modo alterato in cui vivono
la realtà. A volte sembrano distanti, assenti o preoccupati e possono stare
seduti per ore immobili, senza pronunciare una sola parola. Altre volte, si
muovono continuamente, perennemente impegnati in qualche attività,
apparentemente all'erta e vigili.
Comporta disturbi del pensiero, dell’affettività, del
comportamento, della volontà ne deriva
una perdita di contatto con la realtà, per cui il paziente si chiude in un suo
mondo interiore (autismo), inaccessibile agli estranei. Nei casi gravi o non
trattati si ha un deterioramento progressivo della personalità, sino a una
forma di demenza. La schizofrenia è diffusa in tutto il mondo, e si può
manifestare in persone di qualunque razza, sesso, età, condizione sociale o
intellettuale nella maggior parte dei
casi essa insorge prima dei 30 anni di età. Entriamo in un campo in cui non vi
è similitudine con i nostri processi mentali abituali, come avviene invece nei
disturbi depressivo e ansioso. Infatti il depresso rappresenta un’esagerazione
patologica di un sentimento che tutti conosciamo (la tristezza), l’ansioso
presenta un’esagerazione di una condizione psicologica che noi tutti proviamo
(la paura, la reazione di allarme e difesa)
nella schizofrenia invece i vissuti propongono un funzionamento mentale
qualitativamente alterati.
I soggetti con schizofrenia manifestano generalmente due tipi
di sintomi.
Sintomi
"positivi"
Questi sintomi sembrano riflettere un eccesso o una
distorsione di funzioni normali e come tali non sono presenti nelle persone
sane.
- · allucinazioni
- · deliri
- · pensiero disorganizzato
- · agitazione
Le allucinazioni sono disturbi della percezione comuni nelle
persone affette da schizofrenia. Si tratta di percezioni che non hanno alcun
riscontro nella realtà. Sebbene le allucinazioni possano interessare qualsiasi
senso (udito, vista, tatto, gusto ed olfatto), la forma più comune di
allucinazione in corso di schizofrenia è data dal sentire le voci. Le voci
possono descrivere le attività del paziente, conversare con lui, avvertirlo di
eventuali pericoli o impartirgli degli ordini. I deliri sono costituiti da
convinzioni personali irrazionali ed erronee che non hanno alcun riscontro
nella realtà, che vengono mantenute nonostante l'evidenza di prove contrarie e
che non possono essere spiegate sulla base del background culturale del
paziente. I pazienti che soffrono di sintomo paranoide ad esempio, (circa un
terzo dei pazienti) manifestano deliri di persecuzione, o credono
irrazionalmente di essere vittima di inganni, minacce, avvelenamenti o
cospirazioni. In alcuni casi sono presenti deliri di grandezza, a causa dei
quali la persona ritiene di essere un personaggio famoso o importante. Alcuni
pazienti manifestano deliri bizzarri, come credere che i loro pensieri siano
stati portati via da forze esterne o che pensieri estranei siano stati messi
dentro la loro mente o che il loro corpo e le loro azioni siano agite o
manipolate da forze esterne.
Pensiero
disorganizzato.
I soggetti con schizofrenia spesso non presentano una normale
fluidità dei pensieri. I pensieri vanno e vengono rapidamente, la persona non è
in grado di concentrarsi su un unico pensiero per molto tempo e tende a
distrarsi ed a perdere la concentrazione. I soggetti con schizofrenia possono
non essere in grado di decidere cosa sia importante, e cosa non lo sia, in una
situazione. A volte non riescono a collegare i pensieri in sequenze logiche al
punto che questi diventano disorganizzati e frammentari. Questa assenza di
continuità logica dell'ideazione rende la conversazione con questi pazienti
molto difficile e può provocarne l'isolamento sociale. Se chi lo ascolta non
riesce a dare un senso a ciò che il paziente sta dicendo, si sente a disagio e
tende ad isolarlo.
Sintomi
"negativi"
Si tratta di capacità psicologiche ed emotive che la maggior
parte delle persone possiedono, ma che i soggetti con schizofrenia "hanno
perso" o hanno in misura ridotta e sono:
- · mancanza di iniziativa
- · isolamento sociale
- · alogia ( diminuzione di fluidità e di produttività del linguaggio)
- · apatia
- · insensibilità emotiva ("appiattimento")
Spesso, i pazienti con schizofrenia manifestano un
"appiattimento" dell'affettività. Ciò è dovuto ad una grave riduzione
della capacità di esprimere emozioni. I soggetti affetti da schizofrenia
possono non mostrare i segni caratteristici delle normali emozioni (parlano con
un tono monotono, mostrano una ridotta mimica facciale e sembrano estremamente
apatici). Inoltre, possono allontanarsi dagli altri evitando ogni tipo di
contatto e quando sono obbligati ad interagire possono non avere nulla da dire,
come riflesso del loro "pensiero impoverito".
La motivazione risulta molto ridotta come l'interesse o la
gioia di vivere. Nei casi più gravi, il paziente può trascorrere giorni interi
senza fare niente ed addirittura senza occuparsi dell'igiene della propria
persona. Questi problemi correlati all'incapacità di esprimere le emozioni o la
propria motivazione, estremamente problematici per familiari ed amici,
rappresentano i sintomi della schizofrenia e non devono essere considerati
difetti del carattere o debolezze personali.
L'improvvisa manifestazione di sintomi psicotici gravi
identifica un episodio psicotico acuto. La "psicosi" rappresenta uno
stato mentale caratterizzato da allucinazioni (disturbi della percezione) e/o
deliri (convinzioni personali erronee ma delle quali il soggetto è fermamente
convinto e che di solito comportano una interpretazione non corretta di
percezioni e esperienze; il soggetto potrebbe non essere in grado di
distinguere le esperienze reali da quelle irreali). I sintomi negativi della
schizofrenia, come l'isolamento sociale, la riduzione dell'eloquio e del corso
dei pensieri sono particolarmente comuni durante la fase che precede la
comparsa dei sintomi positivi, così come possono manifestarsi nei periodi tra
gli episodi acuti di sintomi positivi.
Durante l'episodio psicotico, i pazienti non sono in grado di
pensare in modo logico e possono perdere ogni percezione di se stessi e degli
altri. Per i soggetti con schizofrenia, le attività di tutti i giorni come
articolare i pensieri in modo logico, controllare le emozioni, prendere
decisioni e interagire con gli altri diventano difficili. La gravità dei
sintomi ed il pattern prolungato e cronico della malattia determinano spesso un
alto livello di compromissione del funzionamento.
I sintomi della malattia variano generalmente nel tempo e
tendono a peggiorare durante i periodi di ricaduta ed a migliorare durante i
periodi di remissione. Alcuni pazienti (10-15%) manifestano solo un episodio
psicotico, altri ne manifestano molti durante la vita, ma conducono una vita
relativamente normale fra un episodio e l'altro. Tuttavia, i soggetti affetti
da schizofrenia "cronica" o che manifestano un pattern di malattia
continuo o ricorrente, spesso non recuperano completamente la funzionalità
normale e richiedono trattamenti a lungo termine, che comprendono generalmente
l'assunzione di farmaci, per controllare i sintomi.
Vi è il pregiudizio diffuso che il malato schizofrenico possa
avere comportamenti pericolosi, intendendo con questo comportamenti di tipo
aggressivo-impulsivo con conseguenze dannose per le persone che lo circondano.
Anche se sono possibili tali comportamenti non è stata finora dimostrata
un’incidenza maggiore di comportamenti pericolosi nella schizofrenia rispetto
alla popolazione generale. I soggetti che possono presentare una maggiore
inclinazione alla violenza sono coloro che già mostravano una tendenza violenta
prima di ammalarsi o quelli con problemi di alcolismo e di abuso di sostanze.
L'abuso di sostanze può aumentare il rischio di reazioni violente nei soggetti
con schizofrenia come in qualsiasi altra persona sana. Anche i pazienti che
soffrono di sintomi paranoidei o psicotici, che possono peggiorare se il
trattamento viene interrotto, possono presentare un rischio aumentato di
comportamento violento.
Il suicidio rappresenta un serio pericolo per questi
soggetti. La percentuale di suicidi è molto più elevata tra i soggetti con
schizofrenia che nella popolazione generale. Circa il 4-10% delle persone
affette da schizofrenia (soprattutto giovani adulti di sesso maschile) si
suicidano. Se il paziente tenta di suicidarsi o minaccia di farlo, è
consigliabile rivolgersi immediatamente ad un medico.
Schizofrenia - Cause
Attualmente, diverse sono le ipotesi relative allo sviluppo
della malattia. Si parla infatti di una eziopatogenesi cosiddetta
multifattoriale, dove diversi sono i fattori che contribuiscono a creare un
terreno favorevole per lo sviluppo della schizofrenia. Tra questi fattori si
ritrovano l'ereditarietà, eventi avvenuti durante il periodo della gestazione,
stress ambientale (ad esempio l'esposizione ad agenti tossici o sostanze
inquinanti), stress psicologico ed altro ancora. Secondo alcuni ricercatori, vi
è un'alterazione dei processi di sviluppo neurologico che si completano durante
il periodo dell'adolescenza.
Inoltre è stato anche osservato che parti difficili aumentano
di due o tre volte il rischio di sviluppare la malattia. Si pensa che questo
possa essere dovuto al fatto che il cervello subisce un danno durante il suo sviluppo.
Ad esempio, l'ipossia perinatale sembra essere un fattore importante.
Un altro fattore che può aumentare il rischio di sviluppare
la malattia, sembra essere dato dagli agenti infettivi. Se durante il primo
trimestre di gestazione si contrae ad esempio il virus influenzale, il rischio
di schizofrenia aumenta di circa sette volte. Anche se gli studi sembrano
essere più concordi nel dire che potrebbe essere la risposta anticorpale,
piuttosto che l'infezione, a causare i danni al cervello.
Non è da escludere, tra le cause possibili, il corredo
genetico. Alcuni studi hanno evidenziato che la probabilità di sviluppare la
malattia è dieci volte maggiore tra i parenti che tra la popolazione generale.
Nonostante tutto, la schizofrenia non segue la classica regola mendeliana del
singolo gene. Sembra infatti che vi siano più geni coinvolti, ognuno dei quali
esercita un piccolo effetto che agisce insieme con i fattori epigenetici ed
ambientali. Almeno sette sembrano essere i geni coinvolti nella schizofrenia.
Trattamento della
malattia
Poiché le cause della schizofrenia sono ancora ad oggi poco
note, i trattamenti si basano sull'eliminazione dei sintomi. In particolare i
trattamenti disponibili includono gli antipsicotici e vari trattamenti
psicosociali.
Gli antipsicotici sono disponibili dagli anni 50'. I primi
sono chiamati antipsicotici tipici; alcuni dei più comuni comprendono: la
Torazina, Haldol, Etrafon, Trilafon, Prolixin.
Nel 1990 sono stati sviluppati antipsicotici nuovi, detti di
seconda generazione o atipici. Tra questi, la clozapina (Clorazil) è efficace
contro i sintomi psicotici quali allucinazioni, deliri ed isolamento dalla
realtà. Tuttavia la clozapina può talvolta provocare un disturbo serio noto con
il nome di agranulocitosi, che consiste nella perdita di leucociti nel sangue,
globuli bianchi importanti per combattere le infezioni. Quindi gli individui che
utilizzano la clozapina, dovranno tenere monitorati i loro leucociti ogni
una/due settimane.
Altri antipsicotici atipici che sono stati sviluppati e che
non provocano agranulocitosi sono ad esempio: Risperdal, Zyprexa, Seroquel,
Geodon, Abilify ed altri. I più comuni effetti avversi possono essere correlati
a movimenti fisici, come ad esempio rigidità, tremori o spasmi muscolari
persistenti.
E' importante seguire i consiglii del medico, soprattutto per
quanto riguarda le modalità di sospensione del farmaco, che dev'essere fatta
gradualmente e mai improvvisamente. Tra gli effetti avversi degli
antipsicotici, ve ne sono molti che tendono poi a scomparire entro pochi giorni
dall'assunzione. Le persone che seguono una terapia con antipsicotici non
dovrebbero guidare finché non si adattano al regime terapeutico intrapreso.
Alcuni di questi effetti avversi sono ad esempio vertigini quando si cambia posizione,
sonnolenza, tachicardia ed altri ancora.
E' importante ricordare che gli antipsicotici atipici possono
causare un maggior aumento del peso e cambiamenti nel metabolismo. Perciò
possono aumentare il rischio di diabete e di colesterolo elevato.
Per quanto riguarda il trattamento psicosociale, questo può
aiutare le persone affette da schizofrenia che però sono già stabilizzate da un
trattamento terapeutico. La terapia psicosociale può aiutare i malati a
superare le sfide quotidiane a cui vengono sottoposti a causa della
schizofrenia, come ad esempio la difficoltà a comunicare, la cura di se stessi
e la capacità di relazionarsi. Gli individui che ricevono questo tipo di
trattamento sono più inclini a continuare la terapia ed hanno meno probabilità
di andare incontro a delle ricadute.
Il programma psicosociale comprende capacità di gestione
della malattia, riabilitazione, educazione familiare, terapia
cognitivo-comportamentale e terapia di gruppo.
Come si può aiutare una
persona con la schizofrenia?
Innanzitutto la famiglia del malato rappresenta la prima
forma di aiuto per il malato stesso, poiché spesso il paziente tende a non
voler intraprendere alcun regime terapeutico. Pensano tendenzialmente di non
aver bisogno di aiuto, perché sono convinti che le allucinazioni e le manie
siano reali. In tal caso
l'intervento dei familiari e degli amici è fondamentale.
Quali sono le prospettive
per il futuro?
Nonostante attualmente non vi sia una cura, sono disponibili
alcuni trattamenti veramente efficaci. Molte persone colpite da questa malattia
imparano ad essere abbastanza indipendenti e a condurre una vita soddisfacente.
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