La Distimia o disturbo distimico è un disturbo dell’umore.
Possiamo definire la
distimia una depressione cronica più lieve nei sintomi rispetto alla
depressione maggiore ma prolungata nel tempo. La distimia può comparire sin
dall’adolescenza. Si riscontra più frequentemente nella fascia di età che va
dai 18 ai 45 anni e spesso sopraggiunge dopo uno o più episodi di
depressione maggiore.
Il disturbo distimico
è un disturbo cronico caratterizzato dalla presenza di umore depresso che
persiste per la maggior parte del giorno ed è presente nella maggior parte dei
giorni. Secondo la quarta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of
Mental Disorders (DSM-IV) le più caratteristiche manifestazioni del disturbo
sono sentimenti di inadeguatezza, colpa, irritabilità e rabbia; ritiro sociale;
perdita di interesse, inattività e mancanza di produttività. Il termine
"distimia", indicativo "di cattivo umore", fu introdotto
nel 1980 e modificato in disturbo distimico nel DSM-IV. Prima del 1980, la
maggior parte dei pazienti ora classificati come affetti da disturbo distimico
era classificata come affetta da nevrosi depressiva (detta anche depressione nevrotica).
Il disturbo distimico è comune nella popolazione generale e
colpisce il 3-5% di tutti gli individui. II disturbo distimico è più frequente
tra le persone non sposate e giovani e in quelle a basso reddito. Inoltre, il
disturbo distimico spesso coesiste con altri disturbi mentali, soprattutto il
disturbo depressivo maggiore, i disturbi d'ansia (in particolare quello da
attacchi di panico), l'abuso di sostanze e probabilmente il disturbo borderline
di personalità.
I criteri diagnostici del DSM per il disturbo distimico
richiedono la presenza di umore depresso per la maggior parte del tempo e per
almeno due anni. Perché i criteri diagnostici siano soddisfatti, il soggetto
non dovrebbe presentare sintomi classificabili come disturbo depressivo
maggiore. Il paziente non dovrebbe aver mai avuto un episodio maniacale o
ipomaniacale.
II disturbo distimico è un disturbo cronico caratterizzato
non da episodi di malattia, ma piuttosto dalla costante presenza dei sintomi.
Tuttavia, il paziente con disturbo distimico può presentare alcune variazioni
temporali nella gravità dei sintomi. Gli stessi sintomi sono simili a quelli
del disturbo depressivo maggiore e la presenza di umore depresso - cioè il
sentirsi triste, giù di corda, il vedere tutto nero e la mancanza di interesse
nelle abituali attività - è un aspetto centrale del disturbo.
Sintomi della Distimia
Chi soffre di distimia
soffre da almeno due anni di alcuni sintomi depressivi presenti quasi tutti i
giorni, la maggior parte del giorno. I sintomi possono essere insonnia o
ipersonnia (si dorme meno o di più del solito); scarso appetito o iperfagia;
bassa autostima, sentimenti di insicurezza, inadeguatezza, inefficienza,
autosvalutazione; difficoltà di concentrazione e di prendere decisioni;
sconforto, tristezza, disperazione, pessimismo; affaticabilità e scarsa
energia.
Si tratta quindi degli
stessi sintomi della depressione clinica ma molto più attenuati e prolungati
nel tempo. Spesso questi
sintomi non sono presenti tutti insieme.
Come si manifesta la
Distimia
La distimia si manifesta quindi nel suo carattere cronico e
persistente. Chi ne soffre pensa spesso che il suo malessere sia parte del suo
carattere da sempre e che non ci si possa fare granché. Anche i parenti e gli
amici della persona distimica ritengono che sia un “inguaribile pessimista e
insicuro”. Spesso infatti il riconoscimento e la diagnosi del disturbo
distimico e quindi la cura possono essere molto tardivi.
Alla distimia possono associarsi altri disturbi: oltre alla
depressione maggiore, si possono avere ansia, abuso di sostanze, disturbi
alimentari, disturbi di personalità. Di solito la distimia caratterizza le fasi
di passaggio da due episodi depressivi maggiori.
Decorso e conseguenze
della Distimia
Solitamente la distimia comporta una minore compromissione
delle relazioni sociali e delle attività lavorative rispetto alla depressione maggiore
ma è molto più persistente nel tempo e comporta comunque sofferenza. In
generale avere una distimia non curata comporta un aumento della vulnerabilità
a sviluppare altri disturbi psicologici, primo fra tutti la depressione
maggiore.
Cause della Distimia
Come per altri disturbi psichiatrici non c’è ancora una
letteratura sufficientemente robusta e condivisa sulle cause del disturbo. Per
spiegarle si fa di solito
ricorso a modelli di tipo bio-psico-sociali, in cui le cause biologiche
interagiscono con quelle psicologiche e sociali.
La causa esatta della distimia comunque non è nota. La
distimia può avere cause simili alla depressione, tra cui:
·
Cause
biochimiche. Le persone affette da depressione possono avere cambiamenti fisici
nel cervello, e questo può essere vero anche nella distimia. Il significato di
questi cambiamenti è ancora incerto. I prodotti chimici del cervello
naturalmente chiamati neurotrasmettitori, che sono legati allo stato d'animo,
possono anche svolgere un ruolo nel causare la distimia.
·
I
geni. La depressione sembra essere comune nelle persone i cui familiari hanno
sofferto o soffrono di depressione.
·
Ambiente.
Ancora una volta, come con la depressione, l'ambiente può contribuire alla
distimia. Le cause ambientali sono situazioni nella vita che sono difficili da
affrontare, come la perdita di una persona cara, problemi finanziari e un
livello di stress elevato.
Complicazioni
Le complicanze che può causare la
distimia comprendono:
·
Ridotta
qualità della vita
·
La
depressione maggiore
·
Comportamento
autolesivo
·
Abuso
di sostanze stupefacenti
·
Difficoltà
di relazione
·
Conflitti
familiari
·
L'isolamento
sociale
·
Problemi
a scuola e al lavoro
·
Produttività
è diminuita
Come si cura la
Distimia
La Psicoterapia
Cognitivo-Comportamentale (TCC) ha mostrato scientificamente una buona
efficacia sulla distimia.
Nel corso della
Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale la persona viene aiutata a prendere
consapevolezza dei circoli viziosi che mantengono e aggravano la malattia e a liberarsene
gradualmente attraverso la riattivarsi del comportamento e l’acquisizione di
modalità di pensiero e di comportamento più funzionali. Inoltre, dal momento
che la distimia è un disturbo cronico, la TCC prevede una particolare attenzione alla cura degli schemi di
pensiero, emotivi e comportamentali e alla relazione che la persona ha con
essi. Per far questo utilizza anche specifici protocolli, come la Schema-Therapy,
il lavoro sul Benessere Psicologico e la Mindifulness.
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