Heinz Kohut: La guarigione del sé.
L’opera di Kohut presenta alcune riflessioni
teoriche e pratiche dell’analisi dei disturbi narcisistici di personalità, con
particolare riferimento al termine della terapia, rendendo maggiormente
esplicita la posizione empatico-introspettiva adottata; l’accento è infatti
posto sulla “Psicologia del Sé, una psicologia,
in altre parole, che pone il Sé al centro, e ne esamina la genesi, lo sviluppo
e i componenti, in salute e in malattia.”
Kohut afferma la necessità di ampliare la visione
psicoanalitica classica con una teoria che non solo getti una nuova luce
sulle nevrosi, ma risulti indispensabile per comprendere e trattare i disturbi
del Sé: i numerosi dati clinici empirici infatti apportano prove pratiche per
le affermazioni teoriche.
Contrariamente alla teoria pulsionale o a quella strutturale
della mente, Kohut sostiene che all’origine dei disturbi narcisistici ci sia un
Sé indebolito e tendente alla frammentazione, conseguenza di risposte empatiche
assenti o gravemente disturbate da parte dei genitori.
In condizioni di salute infatti le risposte empatiche ai
bisogni del bambino da parte dell’oggetto-Sé, prima materno e poi paterno,
permetto l’instaurarsi di un Sé nucleare che è “la base del nostro senso di
essere, un centro indipendente di iniziativa e di percezione, integrato con le
nostre ambizioni e con i nostri ideali più centrali, e con la nostra esperienza
che la mente e il corpo formano un’unità nello spazio e un continuo nel tempo”.
Questa struttura integrata da un insieme di capacità e di competenze forma il
settore centrale della personalità individuale.
Il Sé nucleare ha carattere bipolare nel senso che il
movimento evolutivo spesso procede dalla madre come oggetto-Sé con funzione
fusionale, speculare e di approvazione (componente esibizionistica del Sé
nucleare, cioè l’autostima del bambino collegata alle sue ambizioni), al padre
come oggetto-Sé con funzione di lasciarsi idealizzare da parte del bambino
(componente voyeuristica, cioè l’autostima del bambino collegata ai suoi
ideali). In altri termini si realizza un passaggio dal rispecchiamento della
grandezza del Sé alla fusione attiva del Sé con l’ideale.
Il disturbo del Sé si verifica come risultato della
privazione subita dal bambino di una sana relazione in entrambe le aree di
sviluppo del Sé nucleare (fallimento dell’oggetto-Sé speculare e di quello
idealizzato).
Scopo dell’analisi di pazienti che soffrono di un disturbo
nella formazione del Sé è consolidare il Sé nucleare, rafforzando la coesione e
riattivando le abilità e le competenze ad esso correlate attraverso una
“riabilitazione funzionale” che permetta al paziente di godere dell’esperienza
del suo Sé funzionante e creativo.
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