Il corpo grida
IL CORPO GRIDA… Quello Che La Bocca Tace…
La malattia è un
conflitto tra la personalità e l’anima.
Molte volte…
Il raffreddore “cola” quando il corpo non piange…
Il dolore di gola "tampona" quando non è possibile
comunicare le afflizioni.
Lo stomaco "arde" quando le rabbie non riescono ad
uscire.
... Il diabete "invade" quando la solitudine
duole.
Il corpo "ingrassa" quando l'insoddisfazione
stringe.
Il mal di testa "deprime" quando i dubbi
aumentano.
Il cuore "allenta" quando il senso della vita
sembra finire.
Il petto "stringe" quando l'orgoglio schiavizza.
La pressione "sale" quando la paura imprigiona.
Le nevrosi "paralizza" quando il bambino interno
tiranneggia.
La febbre "scalda" quando le difese sfruttano le
frontiere dell'immunità.
Le ginocchia "dolgono" quando il tuo orgoglio non
si piega.
Il cancro "ammazza" quando ti stanchi di vivere.
Ed i tuoi dolori silenziosi? Come parlano nel tuo corpo?
La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando
cammino.
Linguaggio del corpo e bioenergetica
Linguaggio del corpo e bioenergetica
L'analisi bioenergetica è un metodo, unico nel suo genere,
che combina terapia corporea e psicoterapia verbale. Il concetto di
integrazione è basato sul fatto che mente e corpo formano un'unità. Noi siamo i
nostri pensieri, emozioni, sensazioni, impulsi ed azioni.
Essa affonda le sue radici nell'opera di Sigmund Freud che
fu il fondatore della psicoanalisi. Egli nacque nel 1856 a Vienna, dove studiò
medicina e neurologia e sperimentò nuovi modi di porsi in relazione con i
pazienti.
All'epoca di Freud le persone soffrivano di un gran numero
di malattie per le quali la scienza non aveva rimedi: paralisi, cecità,
attacchi epilettici, perdita della memoria e perdita di sensibilità in varie
parti del corpo. Freud scoprì che tali sintomi altro non erano che l'espressione
corporea di esperienze infantili di dolore e di paura, che la mente aveva
rimosso. Aiutando questi pazienti a ricordare e rivivere tali esperienze
negative, Freud riuscì a curare i loro sintomi corporei e chiamò questo metodo
psicoanalisi. Una volta che il paziente era diventato consapevole di quello che
gli era accaduto da bambino, non aveva più bisogno di esprimere questi ricordi
mediante sintomi corporei. Per far emergere tali ricordi dalla loro repressione
Freud utilizzava i sogni dei pazienti, gli errori verbali (lapsus), le
associazioni libere, il transfert.
Il transfert rappresenta una condizione nella quale una
persona vede alcune delle sue relazioni interpersonali attraverso le lenti
delle sue esperienze infantili. In altre parole, gli individui vedono i loro
amici, i loro bambini, i loro superiori sul lavoro o il loro terapeuta non come
questi sono realmente, bensì come se questi fossero il genitore che li ha, ad
esempio, rifiutati, ignorati, criticati o umiliati. Essi trasferiscono i ricordi
repressi di quello che è stato loro fatto nel passato sulle persone che fanno
parte della loro vita presente.
Wilhelm Reich, vissuto dal 1897 al 1957, fu paziente ed
allievo di Freud. Mentre Freud poneva attenzione soltanto alla produzione
verbale dei pazienti, Reich introdusse nella psicoanalisi anche l'osservazione
del corpo, come l'espressione degli occhi e del viso, la qualità della voce e i
vari tipi di tensioni muscolari. Descrisse per primo quello che noi oggi
chiamiamo linguaggio del corpo. Nello stesso modo in cui Freud notò una
spaccatura fra memoria conscia ed inconscia, Reich notò una scissione fra le
varie espressioni del corpo. Per esempio, una persona può ridere ma non essere
consapevole che l'espressione del suo viso è triste. Può dire parole gentili,
ma non rendersi conto che i suoi occhi sono pieni di risentimento o che la sua
bocca ha una espressione negativa.
Reich osservò che, appena questi pazienti iniziavano la
terapia, le tensioni muscolari cambiavano. Le spalle e le braccia della persona
depressa si rilassavano, le mascelle diventavano meno contratte e i denti meno
serrati. La ragione per cui il paziente frenava gli impulsi e reprimeva i
ricordi dolorosi era, in primo luogo, per evitare di mostrarsi vulnerabile.
Quindi, allentando le tensioni muscolari croniche, il paziente sperimentava la
propria vulnerabilità. Serrando la bocca e i denti egli assumeva un'espressione
corporea che diceva: "Non voglio aprirmi per non essere ferito di
nuovo".
Reich sperimentò come rilassare i muscoli cronicamente tesi
mediante la pressione diretta su di loro e scoprì che funzionava. In questo
modo il paziente poteva entrare in contatto con emozioni forti e a lungo
dimenticate e con ricordi dolorosi. L'unità di mente, corpo ed emozioni divenne
più chiara.
Egli notò anche che, a questo punto, il paziente cominciava
a sembrare più vivo, la sua pelle più rosea, i movimenti più spontanei, gli
occhi più luminosi. Era come se avesse più energia. Era proprio così e Reich la
chiamo energia "organismica" o "orgone".
Alexander Lowen e l'Analisi Bioenergetica
Alexander Lowen, paziente ed allievo di Reich, coniò per
essa il termine di "bioenergia", allargò gli scopi del lavoro sul
corpo ed introdusse il lavoro bioenergetico a casa. Anziché limitarsi alla sola
pressione e manipolazione delle tensioni muscolari croniche, egli fece uso di
alcune posizioni di stress che potevano aiutare queste tensioni a rilasciarsi.
La prova evidente di questo ammorbidimento delle tensioni era l'insorgere, nei
muscoli, di una fine vibrazione. Lowen poté quindi osservare come i blocchi
muscolari impedivano il libero scorrere dell'energia. Per esempio, un diaframma
cronicamente contratto, come una strettoia, interrompeva l'onda respiratoria,
provocando una respirazione superficiale. Come risultato diminuiva l'apporto di
ossigeno ed il livello energetico calava. Questo modo superficiale di respirare
è uno dei sistemi che noi usiamo per controllare le nostre emozioni. Per
aiutare i pazienti a respirare meglio Lowen inventò il cavalletto bioenergetico.
E' di grande importanza la sua osservazione che una persona
il cui flusso energetico è bloccato, ha perso una parte della sua vitalità e
della sua personalità. Questa perdita fa sì che questa persona si senta
depressa, sia sempre il lotta e usi costantemente la forza di volontà per
eseguire i compiti quotidiani. Diventa difficile mettersi in relazione con gli
altri o provare piacere. La vita perde i suoi colori e diventa grigia, tetra.
Concetti di base
Il radicamento (grounding), altro concetto introdotto da
Lowen, descrive il contatto energetico con la realtà. Allo scopo di avere un
buon contatto energetico, è indispensabile che l'energia scorra liberamente
verso quelle parti del corpo che sono a contatto diretto con il mondo esterno:
organi di senso, braccia e mani, gambe e piedi, pelle e organi sessuali.
Guardiamo un bambino quando piange, quando è arrabbiato o felice, oppure quando
vuole qualcosa. Tutto il corpo partecipa in modo armonioso. Di una persona ben
radicata si dice che "ha i piedi per terra". Questa persona sente la
connessione fra i suoi piedi ed il terreno sul quale appoggiano.
Appena cominciamo a crescere, di solito facciamo esperienza
di come la libera espressione delle nostre emozioni si scontra con il rifiuto,
la disapprovazione, l'umiliazione, la punizione. Impariamo presto, perciò, a
controllare le nostre emozioni, e questo ha delle conseguenze. Blocchiamo
permanentemente i muscoli coinvolti in queste espressioni medianti tensioni
croniche, che sono inconsce.
I blocchi nella gola e nelle mascelle ci impediscono di
piangere o di gridare; ma ci impediscono anche di cantare o di gridare di
gioia. I blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano non soltanto il nostro
desiderio di aggredire e di colpire, ma anche il nostro desiderio di
abbracciare. I blocchi nella vita ci impediscono di piangere e gridare,
altrettanto bene di quanto ci limitano il respirare e il sospirare. La
contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca la spinta alla
ribellione, ma diminuisce anche la nostra capacità di stare in piedi e di
essere indipendenti.
Ci sono molti muscoli che uniscono il bacino al tronco e
alle gambe, come quelli della parte bassa della schiena, delle natiche, delle
cosce, del pavimento pelvico. Tutti questi muscoli sono coinvolti nel controllo
della sessualità e delle funzioni escretorie. Le loro tensioni croniche
intorpidiscono la nostra sessualità e spesso sono causa di dolori lombari e di
stimolo ad urinare frequentemente.
Lowen ha fatto ancora un'altra scoperta, forse la più importante:
fintanto che abbiamo l'illusione di poter ottenere, da adulti, quello che ci è
mancato da bambini, e che questo ci farà uscire dalla depressione, siamo
predestinati a fallire. Nessun amore, nessuna accettazione da parte del
terapeuta, o del compagno, ci potrà restituire l'esperienza perduta di essere
accettati e amati per quello che eravamo da bambini. Poiché abbiamo
permanentemente bloccato alcune inaccettabili autoespressioni non potremo mai
fare l'esperienza di essere accettati per quello che siamo. Perché i nostri
genitori ci hanno negato il sentirci accettati quando noi eravamo pieni di
amore per loro? Questo ci procura una rabbia profonda ed inconscia. Ma è anche
una rabbia giustificata.
Allentare questi blocchi non è mai facile. Noi crediamo che
essi ci salvino dall'essere abbandonati e dalla terribile solitudine che ne
conseguirebbe. Attraverso il lavoro con il corpo possiamo ammorbidire le
tensioni e rivivere il desiderio di essere accettati e amati e la tremenda
tristezza di aver desiderato invano. Essendo ben radicati ed avendo un corpo
pieno di energia possiamo vivere nella nostra realtà adulta e perciò sentire
che la ricerca tesa a recuperare quanto perduto da bambini è un'illusione. In
terapia questo viene spesso percepito come una scelta fra essere sé stessi -
liberi e soli - e tenersi stretti al terapeuta e al suo amore.
Il metodo
Il metodo operativo su cui si basa l'Analisi Bioenergetica
comprende una serie di tecniche utilizzabili nella psicoterapia, tali da
consentire un approccio non solo sistematico e coerente, ma anche più profondo
e completo, alla persona e a i suoi problemi.
Gli interventi in Analisi Bioenergetica sono infatti
definibili come interventi complessi, nel senso che prevedono l'analisi del
profondo secondo un approccio che procede partendo sia dal versante psichico,
sia da quello corporeo: i temi emergenti, infatti, vengono affrontati ed
evocati utilizzando sia il canale che, partendo dal piano mentale ed affettivo
conduce al coinvolgimento corporeo, sia il canale opposto: ovvero quello che
partendo dalla respirazione, dal movimento e dall'espressione corporea permette
l'emergere di vissuti emotivi inconsci consentendone quindi anche il recupero e
l'elaborazione a livello mentale ed affettivo. In entrambi i casi, comunque, il
processo regressivo e il successivo processo di consapevolizzazione, vengono
fortemente stimolati e favoriti proprio dal coinvolgimento unitario
dell'organismo, ovvero a livello sia psichico che somatico.
Rispetto alla metodologia dell'intervento bisogna
sottolineare che l'obiettivo primario è quello di ristabilire il libero
movimento dell'energia del corpo, intervenendo in modo mirato sui blocchi
energetico / emozionali presenti nel paziente riscontrabili a tre livelli: a
livello psichico, a livello emozionale e a livello fisico.
A livello psichico, infatti, l'Io funge da mediatore tra il
mondo interno e quello esterno, fra se stessi e gli altri: in questa mediazione
è proprio l'Io che controlla l'immagine di se da offrire al mondo esterno, e
quali sentimenti e impulsi possono essere espressi. L'interazione tra l'Io e il
corpo si attua in un processo dialettico, in cui l'Io plasma il corpo
attraverso il controllo che esercita sulla muscolatura volontaria. Come già
accennato quando l'espressione di un sentimento non è accettata nel mondo del
bambino, questo è costretto ad inibire l'emozione mediante, ad esempio, la
contrazione dei muscoli atti all'espressione dell'emozione stessa. Quando tale
inibizione è lungamente protratta nel tempo l'Io abbandona il controllo
sull'azione proibita e ritira l'energia dall'impulso. Il controllo dell'impulso
diventa allora inconscio e il muscolo rimane in questo caso contratto.
In tali casi l'intervento psicoterapeutico mira proprio a
risolvere tale tematica inconscia, a livello sia psichico che corporeo: questa
complessa combinazione di lavoro sul corpo e lavoro psicoanalitico costituisce
l'essenza dell'Analisi Bioenergetica.
http://www.bioenergetica.eu/
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