”Un unico confluire, un unico
cospirare (conflatio), sentendo tutto insieme.
Tutto in rapporto alla totalità,
ma in rapporto alla parte le parti (presenti) in ogni parte con intenzione
all’effetto. Il grande principio va fino alla parte estrema, dalla parte
estrema al grande principio: un’unica natura, l’Essere e il Non-Essere.
Ma il
principio universale si trova anche nella più piccola parte, la quale perciò
coincide con il tutto”. (Ippocrate)
Da " Il Destino Sincronico"
Noi siamo i creatori della nostra
realtà. Come Esseri Quantici non conosciamo nessun limite, né spaziale né
creativo.
Il grande oceano di luce in cui
siamo immersi, da cui veniamo continuamente creati, e dove continuamente
creiamo, opera tramite un’infinita rete di eventi spazio-temporali, il cui
perfetto incastro dà luogo alla miriade di forme, creature, paesaggi, che sono
oggetto dell’amore Divino.
Questa rete perfetta di relazioni
è ciò che costituisce la Sincronicità
Ad un occhio profano, il
susseguirsi della vita sembrerebbe un insieme di coincidenze casuali, cioè non
aventi un nesso profondo fra loro. E’ chiaro che questa è la visione
meccanicistica newtoniana, dove viene presa in considerazione l’analisi
statistica, senza che fattori come l’intenzione e la consapevolezza possano
giocare un ruolo nel succedersi delle cose: infatti l’universo viene
considerato come una macchina che genera dati in modo casuale.
Un fenomeno può avere una certa
probabilità che possa verificarsi entro limiti di natura statistica, quindi
entro i canoni della razionalità scientifica e non per questo deve essere
considerato una sorpresa, oppure un miracolo.
Per esempio una guarigione
spontanea da un male incurabile, rientrerebbe in un range di probabilità,
ristretto, ma possibile. Qualsiasi altro fenomeno, come sapere chi ci sta
chiamando al telefono, prima di rispondere, può rientrare, secondo la scienza
ufficiale, nella norma di possibilità, cioè di coincidenze significative.
Questo modo di considerare gli
eventi quotidiani fu messo in discussione da Jung, il grande psicanalista
svizzero.
In un caso famoso, descritto nel
suo libro “ La Sincronicità “ – descrive il caso di una donna, di non facile
trattamento, che aveva avuto in regalo, nel sogno, uno scarabeo d’oro ( lo
scarabeo è il simbolo della rinascita ) : mentre questa racconta il sogno a
Jung, si sente ai vetri della finestra dello psicologo un rumore: era uno
scarabeo, che Jung fece entrare e raccolse, mostrandolo alla donna, che ebbe un
salto quantico di consapevolezza.
Quale analisi statistica potrebbe
spiegare un fenomeno del genere? Quante probabilità ci sono che uno scarabeo,
che in genere è attirato dalla luce, venga attratto da un ambiente buio ( Jung stava eseguendo una seduta di
analisi ) nel momento in cui si sta parlando del suo simbolo?
Se osserviamo a ritroso la nostra
vita, vedremo quante di queste coincidenze significative si siano verificate
per condurci dove siamo ora. Ogni
relazione, ogni fatto, ogni evento sono strettamente interconnessi fra di loro
e complici di un obiettivo elevato, che nella maggior parte dei casi ci sfugge.
L’oceano di luce ( e con esso anche
l’essere quantico consapevole di questa realtà ) opera le sue meraviglie mettendo in relazione
perfetta le “ pedine “ che condurranno alla creatura finale ( galassia, stella,
atomo, uomo, sogni, obiettivi, visioni ) : basterebbe un solo millisecondo di
sfasamento, in questa perfetta sintonia, per avere un “parto “ creativo
notevolmente diverso!.
Siamo immersi in un oceano di
sincronicità. Il nostro corpo è fra le espressioni più fini di tale
sincronicità, basti pensare ai rapporti fra le molecole di idrogeno ed ossigeno
dell’acqua, come pure i rapporti fra i minerali, le vitamine, gli aminoacidi
nelle complicate e complesse vie biochimiche: i risultati di seppur piccoli
sfasamenti, come per esempio nelle carenze enzimatiche, comportano effetti
disastrosi sulla salute e sull’aspetto fisico. Non saremo come oggi ci
conosciamo, se si rompesse il delicato equilibrio sincronico fra noi e
l’universo ( purtroppo abbiamo apportato sfasamenti nella natura, e questo ci
costerà caro!).
Ciascun Essere Quantico vive in
una rete di sincronicità che si evolve e cambia nel tempo ( l’ambiente
dell’utero materno, la famiglia, la scuola, l’ambiente sociale, il lavoro, il
matrimonio con i figli, il divorzio, nuove amicizie, il pensionamento). In ogni
momento si troverà in uno specifico seme karmico, cioè interagirà con persone
ed eventi spazio-temporali con cui condividerà delle lezioni da apprendere. Se per suo libero arbitrio
decide di cambiare seme karmico non ancora svezzato, si ritroverà in un’altra
rete sincronica con non pochi problemi da risolvere, fino a quando non imparerà
l’umiltà e l’ubbidienza, requisiti fondamentali per apprendere le lezioni
cosmiche.
Ogni qualvolta interagiamo con la
delicata struttura sincronica del cosmo ( pensiamo, parliamo, agiamo, omettiamo,
scegliamo ) lo costringiamo a cambiare, momentaneamente, rapporti sincronici che inevitabilmente ci
coinvolgeranno in questo cambiamento, fino a che non raggiungerà il suo
equilibrio. Verremo trascinati dalla grande rete di eventi: il risultato sarà o
la nostra salute e la nostra felicità, se abbiamo capito e ci lasciamo andare
nella direzione degli eventi sincronici, oppure la nostra malattia, se
opponiamo resistenza al flusso cosmico.
Ciò accade per esempio quando non
lasciamo andare, non accettiamo il momento presente ( la nostra famiglia, il
nostro coniuge, il nostro lavoro, il nostro ambiente, la nostra salute ), critichiamo oppure attacchiamo gli eventi
sincronici in cui siamo immersi. Spenderemo enormi quantità di energie, e
faremo grossi sforzi per ottenere ciò che desideriamo. Ma arriveremo in salute
ed equilibrio alla meta? Oppure ci ritroveremo già vecchi, stanchi, magari con
molti soldi, ma pieni di acciacchi, e di malattie?
Da tutto si evince come sia
importante entrare nel gioco della vita con le carte in regola. Queste carte
sono la conoscenza della Sincronicità e del Destino Sincronico.
Per maneggiare queste carte
bisogna prendere coscienza che siamo Esseri Quantici, e che viviamo in una
continua creazione a doppio senso: possiamo agire provocando le nostre
sincronicità ( che non saranno più coincidenze significative, o eventi dovuti
al caso, ma strategie creative ) e/o possiamo favorire il flusso cosmico,
comportandoci a nostra volta come eventi sincronici appartenenti al seme
karmico di altri esseri quantici, diventare cioè pedine di altri esseri
creatori.
La Sincronicità è un insieme di
eventi, apparentemente sconnessi fra di loro, che accadono insieme, e che
sembrano in superficie soltanto delle coincidenze significative.
Per fare il salto di qualità,
cioè riuscire a comprendere il meccanismo creativo, dobbiamo mettere in
discussione le nostre false certezze ( quelle legate al vecchio paradigma della
fisica, dove siamo tutti separati, e destinati alla corrosione del tempo,
quindi alla morte, incapaci di influire su questo destino, e facili alle
critiche e a dare la responsabilità al di fuori di noi ), dobbiamo capire che
le coincidenze sono eventi normali, frequenti, significativi, in armonia con la
natura, e che dietro le quinte della vita vi è una intenzione che ci guida, quella del nostro Spirito, quella
Divina. Infatti dalla interpretazione delle “ coincidenze “ , cioè il saper
leggere il piano di azione del cosmo, dipende la realizzazione dei nostri
desideri.
“ Nulla accade per caso “.
Quando prendiamo coscienza delle
sincronicità, con l’intenzione di farle evolvere per realizzare il nostro
destino, stiamo attuando il Destino Sincronico. Diventiamo parte attiva nel
grande piano creativo, dando uno scopo, un significato, una direzione, una
intenzione alle coincidenze; con le nostre interpretazioni e conseguenti
azioni, trasformeremo le Sincronicità in Destino Sincronico, cioè acquisiremo
quel software intellettuale per interagire con gli eventi spazio-temporali.
Per poter padroneggiare il
Destino Sincronico e quindi crearci un nostro seme karmico evolutivo,
cominciando a vivere nel qui e ora, in linea con la volontà del nostro Spirito,
dobbiamo conoscerne i principi. La loro conoscenza ed applicazione ci metterà
nella condizione di non avere più preoccupazioni, e di incentivare il numero di
sincronicità nella nostra esperienza.
Questi principi hanno a che
vedere con la visione olistica, olografica
della vita, e con il nuovo paradigma della fisica quantistica.
Il campo luminoso cosciente.
Rappresenta la grande rete di
luce in cui siamo tutti immersi, infatti è in ogni luogo, in ogni cosa, ed è
onnipresente. Costituisce la coscienza che pervade ogni sua creatura, e usa
l’attenzione e l’intenzione come stimoli per la trasformazione. E’ un campo di
energia, informazione ed intelligenza che orchestra e governa l’ambiente
materiale, e di cui noi siamo creati e creatori.
La sua conoscenza è essenziale
perché è con il suo esempio, con il suo studio che possiamo scrutare le
sincronicità e utilizzarle per il nostro Destino Sincronico.
Nella sua costituzione rientrano
tutte le frequenze corrispondenti ad altrettanti semi karmici, dove frequenze
simili entrano in vibrazione di risonanza attirandosi a vicenda.
Ecco perché quando siamo immersi
in un seme karmico, attiriamo gli esseri quantici che vibrano alla nostra
stessa frequenza, inoltre possiamo essere in grado di estrarre dal Campo
Luminoso Cosciente qualsiasi informazione, in relazione all’ampliamento
del nostro grado di percezione.
Uno dei mezzi per conoscerlo ed
utilizzarlo è la meditazione disciplinata, con cui possiamo influenzarlo con i
nostri pensieri, speranze e sogni per poter manifestare i nostri desideri: è un
campo dalle possibilità infinite.
Altro principio importante è il
nostro dialogo interiore.
Quello che un essere quantico
pensa non è separato dal resto del cosmo. Il contenuto del nostro dialogo
interiore influenza ogni area della nostra vita, fisica, emozionale e
spirituale, oltre che il contenuto informativo del campo luminoso cosciente,
provocando un insieme di sincronicità che ci ritroveremo “ fra i piedi “ senza
neanche saperle gestire a nostro favore, sempre che le riconosciamo come tali.
Lungo la strada
dell’illuminazione, cioè della conoscenza delle leggi della luce del Campo (
fra cui la sincronicità creativa ), il nostro dialogo deve essere basato sullo
Spirito e non sulle esigenze del nostro ego.
Queste ultime ci porteranno
soltanto sofferenza e fatti sincronici contro corrente, con enorme dispendio
energetico in quanto, come detto sopra, l’universo tenderà ad equilibrarsi
provocando eventi sincronici atti a ripristinare le intenzioni creative
iniziali.
Bisogna conoscere il proprio
Dharma, cioè il nostro scopo nella vita, per fare delle scelte in linea con la
cospirazione cosmica; solo così il nostro dialogo sarà imperniato sulle cose
dello Spirito e non sui quei pensieri circolari che vivono nel passato o nel
futuro legati ad insicurezze e a paure.
Il principio dell’intenzione ,
insieme a quello dell’attenzione, sono i cardini su cui il Destino Sincronico
poggia. Infatti più attenzione poniamo agli eventi sincronici, e più frequenti
diventano nella nostra vita, per cui le nostre intenzioni potranno esprimersi e
manifestarsi attraverso questi eventi. L’attenzione accelera la sincronicità,
mentre l’intenzione la fa utilizzare. Quando entrambe sono legate alle
coincidenze significative, la sincronicità si trasforma in Destino Sincronico,
e le nostre vite vengono trasformate in qualcosa di veramente magico, in quanto
accadranno i cosiddetti miracoli, cioè la realizzazione spontanea dei nostri
desideri, nel campo di infinite possibilità.
Da quanto sopra esposto, appare
chiaro che la creazione non può fare a meno delle relazioni. In fatti l’altro
principio è quello delle relazioni cosmiche.
Tutto ciò che origina dal Campo
esiste sotto forma di relazioni, ed ogni relazione può influenzare il Campo: è
il suo linguaggio preferito. L’universo si è diviso per miliardi di anni in
esseri coscienti, dai molti punti di vista, con l’unico scopo di ritornare,
attraverso l’interscambio di relazioni intelligenti, spirituali ed illuminanti,
all’Unità di Coscienza, per favorire l’evoluzione reciproca. Infatti la
coscienza umana è il cosmo che pensa di se stesso, e gli esseri umani il mezzo
con cui l’universo possa pensarsi.
Ogni relazione umana quindi è una
connessione cosmica, un’opportunità per influenzare il Campo positivamente e
per evolversi spiritualmente. Per questo non esistono relazioni cattive. Tutto
nel cosmo avviene in modo mirato alla creazione e alla evoluzione, per cui i
nostri incontri sono stazioni sincroniche da cui può partire la nostra
illuminazione, per diventare Esseri Quantici perfetti.
Senza la conoscenza delle
relazioni il Destino Sincronico non può avere i mezzi con cui agire. La stessa
sincronicità vuol dire relazioni perfette e mirate al piano cosmico, dove
ognuno fa la sua parte interconnettendosi l’un l’altro in una rete di rapporti
meravigliosi e finalizzati al bene reciproco.
Bisogna elevarsi a frequenze
elevate di dialogo interiore, per poter sfruttare a pieno questo enorme
potenziale creativo, che ci viene messo a disposizione quotidianamente.
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