Cenni di Anatomia e di Fisiologia
del cuore
Il cuore e i vasi sanguigni formano un complesso sistema di
spinta e trasporto del sangue a tutto l’organismo in un ciclo continuo di
andata e ritorno. E’ un vero e proprio sistema idraulico costituito da una pompa
(cuore) che agisce contraendosi e da
tubi (arterie e vene) che si diramano a tutto il corpo diventando man mano più
sottili (capillari).
La circolazione è doppia in quanto suddivisa in :
- Piccola circolazione (polmonare) che collega il cuore ai polmoni e ha lo scopo di ripulire il sangue dall’anidride carbonica, rifornirlo di ossigeno e metterlo a disposizione della grande circolazione; riguardo la distribuzione del volume del sangue esso corrisponde al 16% tra cuore e polmoni;
- Grande circolazione (o sistemica) collega il cuore a tutti i tessuti del corpo dove trasporta il sangue carico di ossigeno (sangue arterioso) e ritorna al cuore col sangue carico di anidride carbonica (sangue venoso) che poi viene reimmesso nella piccola circolazione per iniziare un nuovo ciclo. Riguardo la distribuzione percentuale del volume del sangue essa corrisponde al 74% tra arterie, vene e arteriole.
Il circolo sistemico si diparte dal ventricolo sinistro
mentre il circolo polmonare si diparte dal ventricolo destro che ha una parete
più sottile del ventricolo sinistro anche se più spessa di quella degli altri.
Il minore spessore della parete del ventricolo destro deriva proprio dal fatto
che esso deve sviluppare una pressione minore per spingere il sangue nel
circolo polmonare
La distensibilità della parete di un vaso sanguigno durante
il trasporto del sangue è responsabile:
- -
delle
variazioni di volume determinate da variazioni della pressione esercitata sulla
parete.
- - delle
variazioni di pressione determinate da modificazioni di volume all’interno del
vaso.
Il grado di distensibilità di un condotto si valuta
analizzando le variazioni di volume provocate da modificazioni della pressione esercitata
sulla parete del condotto stesso.
In condotti a parete rigida, il volume non cambia al variare
della pressione. In condotti a parete elastica, il volume aumenta linearmente
con la pressione.
La stessa variazione pressoria (DP) produce variazioni di
volume (DV) diverse; All’interno di un vaso sanguigno, la pressione esercitata
da un certo volume di sangue, dipende dalla compliance della sua
parete.
All’interno di un contenitore elastico, finchè il volume di
liquido contenuto non distende le pareti, non si sviluppa pressione; Le vene
hanno compliance 20 volte maggiore rispetto alle arterie,
possono quindi accogliere maggiori volumi di sangue con
piccole variazioni di pressione al loro interno.
La diversa compliance delle pareti arteriose e venose dipende
dalla diversa quantità di fibre elastiche (elevata compliance) e di fibre collagene
(bassa compliance).
Il flusso di sangue nel sistema circolatorio è continuo,
nonostante l’attività intermittente della pompa cardiaca. La continuità di flusso
è garantita dal fatto che le arterie funzionano come serbatoio di pressione. Durante
la sistole, il volume di sangue spinto dal cuore nelle arterie non va tutto
immediatamente in periferia, a causa delle resistenze periferiche nelle arterie
. Si accumula energia potenziale come energia elastica. Questa energia viene
restituita e trasformata in energia cinetica durante la diastole cardiaca, assicurando
il movimento continuo del sangue.
La piccola circolazione consiste nell’insieme dei vasi che
portano il sangue dal cuore ai polmoni e da qui nuovamente al cuore. In questo
viaggio il sangue, ricco di anidride carbonica,
se ne libera caricandosi invece di ossigeno che successivamente cede ai
tessuti. Quando, attraverso le vene
cave, superiore e inferiore il sangue entra nell’atrio destro, passa attraverso la valvola tricuspide al ventricolo
destro per poi salire attraverso le arterie
polmonari dove giunge ai polmoni. Qui passa attraverso i capillari degli alveoli polmonari dove si purifica e si
libera dell’anidride carbonica per caricarsi di ossigeno attraverso la
respirazione. Dopo questo scambio gassoso il sangue ritorna al cuore attraverso
le vene polmonari che sboccano nell’atrio sinistro. Da qui tutto il circolo
della grande e piccola circolazione ricomincia.
La grande circolazione consiste nell’insieme dei vasi che
portano il sangue dal cuore alla periferia e da qui nuovamente al cuore. Il
sangue parte dal ventricolo sinistro carico di ossigeno , spinto dalla sistole,
ed entra nell’aorta. I primi due rami dell’aorta sono il tronco bronchiocefalico, da cui origina l’arteria succlavia destra e
la carotide destra, la carotide sinistra e la succlavia di sinistra ; questi vasi
portano il sangue alla testa. Le due succlavie portano il sangue alle ascelle e
alle braccia; si dividono in arterie
radicali e ulnari.
L’aorta continua a ridosso della colonna vertebrale fino
all’addome da dove partono le arterie
che vanno verso i visceri: la splenica
irrora la milza, le renali i reni,
l’epatica il fegato, le mesenteriche gli intestini. Più in
basso, l’aorta si dirama nella zona lombare, nelle arterie iliache, attraverso
l’inguine e queste continuano irrorando le gambe, come arterie femorali, popilitee
e tibiali.
Dopo che il sangue ha raggiunto le parti più periferiche del
corpo attraverso vasi sempre più piccoli e dopo aver effettuato gli scambi
nutrizionali con i tessuti attraverso la rete capillare, torna verso al cuore
attraverso il sistema venoso. Il sangue che proviene dalla testa, torace e arti
superiori, nel suo viaggio di ritorno, confluisce nella vena cava superiore,
quello che proviene dai visceri e dalle gambe confluisce nella vena cava
inferiore. Entrambe sboccano nell’atrio destro del cuore avviando la grande
circolazione.
Sistole e diastole : Per spingere il sangue nelle arterie
il Cuore si contrae in modo da ridurre
la sua cavità: questa contrazione prende il nome di sistole; La dilatazione che
ne segue si chiama diastole.
E’ una fase del ciclo cardiaco corrispondente alla
contrazione prima degli atri, poi dei ventricoli del cuore. La sistole, che si
alterna a una fase di riposo detta diastole, si produce circa 70 volte al
minuto.
La sistole atriale sospinge il sangue dagli atri ai
ventricoli. In condizioni normali dà luogo a un’attività elettrica apprezzabile
all’elettrocardiogramma come un’onda che precede di pochissimo la contrazione
meccanica. Fa seguito la sistole ventricolare, contrazione simultanea dei due
ventricoli, anch’essa preceduta sul tracciato elettrocardiografico da una
deflessione caratteristica.
Questa contrazione sospinge il sangue nella piccola
circolazione (polmoni) e nella grande circolazione (resto del corpo).
Vasi – arterie: sono i vasi che trasportano il
sangue dal cuore alle zone periferiche. A ogni contrazione il sangue viene
spinto in avanti. Nelle arterie superficiali che si possono percepire in alcuni
punti del corpo, è possibile affondando un dito, sentire le pulsazioni che
riproducono i battiti cardiaci (es. il polso). Per questo motivo durante
un’emorragia arteriosa il sangue di colore rosso vivo esce a fiotti.
Mentre con il termine di arterie si intendono vasi che
portano il sangue lontano dal cuore, per vene si intendono vasi che riportano
sangue al cuore, indipendentemente dalle caratteristiche del sangue in esso
contenute. E’ quindi importante sottolineare come le vene cave portino al cuore
sangue che ha ceduto ossigeno ai tessuti
e quindi è sangue venoso, mentre le vene polmonari portino al cuore
sangue che ha ricevuto ossigeno nel passaggio attraverso i polmoni e quindi è
arterioso anche se scorre in vene. Analogamente l’aorta e i suoi rami
trasportano sangue arterioso, mentre l’arteria polmonare e i suoi rami
trasportano sangue venoso.
Vene: sono i vasi che trasportano il
sangue dalle zone periferiche al cuore. Questo movimento è aiutato da valvole a nido di rondine che non
permettono il refluire verso il basso del sangue.
Capillari: sono vasi piccolissimi con un
diametro compreso tra 10 e 20 millesimi di millimetro dove la parte terminale
delle arterie si congiunge con la parte iniziale del sistema venoso. Questa
sottigliezza consente al sangue di scorrere a contatto con i tessuti
effettuando degli scambi di sostanze. La lunghezza complessiva dei vasi
sanguigni è stata stimata compresa tra i 95000 e i 160.000 km, ben tre o
quattro volte la circonferenza del nostro pianeta.
Il cuore è situato
nel torace, tra i due polmoni e il diaframma. Il peso del cuore è di circa 300
gr. Nell’uomo e di 265 gr. nella donna. Esso fornisce energia per il movimento
del sangue.
Esso può essere considerato come composto da due parti
affiancate, una comprendente atrio e ventricolo destro, e l’altra atrio
sinistro e ventricolo sinistro.
Il ventricolo destro, che riceve sangue dall’atrio destro,
pompa, nell’individuo a riposo, 5 litri al minuto di sangue desossigenato ai
polmoni per ossigenarlo. Il ventricolo sinistro, che riceve sangue ossigenato dall’atrio
sinistro, pompa la stessa quantità di sangue al resto del corpo. Il cuore può
essere quindi considerato come costituito da due pompe, una per ciascuna
circolazione, anatomicamente riunite in un unico organo. L’atrio destro e
l’atrio sinistro si contraggono quasi simultaneamente e un po’ prima dei
rispettivi ventricoli per spingere il sangue e completare il riempimento dei
ventricoli ancora rilasciati.
Ad eccezione dei capillari tutti i vasi sanguigni hanno tre
strati che compongono la parete vasale. Il primo strato, dall’interno verso
l’esterno prende il nome di tonaca
intima, il secondo di tonaca media
ed il terzo e il più esterno di tonaca
avventizia.
Le leggi dell’idrostatica e dell’idrodinamica permettono di capire
come si genera il movimento del sangue nel sistema circolatorio. Un fluido in
movimento possiede energia cinetica. In un fluido, l’Ec è generata dalla
Pressione.
Lo avvolgono tre diverse membrane chiamate endocardio, miocardio e pericardio in
relazione alla posizione interna, media o più esterna. E’ un vero e proprio
muscolo della grandezza di un pugno, cavo all’interno, suddiviso in quattro
camere: due atri e due ventricoli. Atrio e ventricolo dello
stesso lato comunicano tra loro attraverso una valvola:
-
Tricuspide, a destra
-
Mitrale o bicuspide, a sinistra.
Atrio e ventricolo destro sono separati dall’atrio e
ventricolo sinistro rispettivamente dal setto interatriale e dal setto
interventricolare.
La parte destra viene definita cuore venoso (atrio e
ventricolo destro) in quanto raccoglie il sangue di ritorno e lo immette nel
circolo polmonare. La parte sinistra si definisce cuore arterioso: il sangue è
carico di ossigeno che proviene da polmoni e viene rimesso nel ciclo attraverso
l’aorta.
Il ciclo cardiaco è un alternarsi ritmico con una frequenza
nell’uomo di 68/72 volte al minuto volte al minuto e si riduce negli sportivi
notevolmente.
Sistema vascolare: cervello e circolazione cerebrale -à disturbo cerebrovascolare.
Cuore e circolazione coronarica --à
disturbo aortico – coronarico.
Arti inferiori --à disturbo vascolare periferico.
Il sistema cardiovascolare è inoltre sotto il controllo di
ormoni circolanti e del sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico).
Diversi ormoni agiscono sul cuore e alcuni sono prodotti dal cuore stesso. Fra
gli ormoni circolanti ricordiamo l’adrenalina
rilasciata dal surrene, che similmente alla noradrenalina rilasciata dalle terminazioni nervose simpatiche fa
aumentare la contrattilità e quindi la forza di contrazione del cuore.
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