L'ora di lezione. Per un'erotica dell'insegnamento.
Se tutto
sospinge i nostri giovani verso l’assenza di mondo, verso il ritiro autistico,
verso la coltivazione di mondi isolati (tecnologici, virtuali, sintomatici), la
Scuola è ancora ciò che salvaguarda l’umano, l’incontro, le re- lazioni, gli
scambi, le amicizie, le scoperte intellettuali, l’eros.Un bravo insegnante non
è forse quello che sa fa- re esistere nuovi mondi? Non è quello che crede
ancora che un’ora di lezione possa cambiare la vita?
Periferia
di Milano, anni Settanta. Gli anni del terrorismo e della droga, dei sogni di
Oriente e di liberazione. Una mattina, nella classe di un Istituto Agrario, fa
la sua apparizione Giulia, una giovane professoressa di lettere che parla di
letteratura e di poesia con una passione sconosciuta. È quell'incontro a
«salvare» Massimo Recalcati che, in questo libro dedicato alla pratica
dell'insegnamento, riflette su cosa significa essere insegnanti in una società
senza padri e senza maestri, svelandoci come un bravo insegnante sia colui che
sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio
in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l'orizzonte. È il piccolo
miracolo che può avvenire nell'ora di lezione: l'oggetto del sapere si
trasforma in un oggetto erotico, il libro in un corpo. Un elogio
dell'insegnamento che non può accontentarsi di essere ridotto a trasmettere
informazioni e competenze. Un elogio della stortura della vite che non deve
essere raddrizzata ma coltivata con cura e riconquistata nella sua singolare
bellezza.
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