[…]
Fondamentalmente
le mie tecniche iniziano con la catarsi. Tutto ciò che è occultato deve essere
liberato. Non devi più continuare a reprimere, devi scegliere la via dell’espressione.
Non condannare te stesso: accettati come sei, perché ogni condanna crea
divisione.
Può sembrare
paradossale, ma coloro che reprimono le proprie nevrosi diventano sempre più
nevrotici, mentre coloro che le esprimono in maniera consapevole, se ne
liberano. Pertanto, fino a quando no diventate consapevolmente pazzi, non potrete mai essere sani di mente. R.D.
Laing, uno degli uomini più sensibili dell’occidente, ha ragione quando dice:”Permettiti
di essere pazzo”. Sei pazzo, ragion per cui si può fare qualcosa.
Sto dicendo
di diventare consapevoli. E cosa dicono le antiche tradizioni? Dicono: “Reprimi,
non lasciar venire fuori tutta quella
mole di cose represse, altrimenti impazzirai”.
Io dico di
farla uscire, è la sola via per la salute mentale. Liberala! Tenuta dentro ti
intossicherà. Buttala fuori, scaricala e svuotane completamente il tuo
organismo. L’espressione è morale; e per fare questa catarsi ti devi avvicinare
in maniera sistematica, metodica, perché si tratta di impazzire con metodo:
occorre diventare pazzi in maniera consapevole.
Devi fare
due cose: rimanere consapevole di quello che fai, e poi non reprimere nulla. Questa
è la disciplina e deve essere appresa: diventare consapevoli e non reprimere;
in altre parole essere consapevoli ed esprimere.
[…]
[…]
Patanjali non parla mai di catarsi. Io devo farlo per via di
come sei tu. Ma quando comprendi, e sei in grado di sublimare, la catarsi non
serve più, perché essa è, in un certo senso, uno spreco d’energia.
Sfortunatamente, in questo momento non c’è nulla da fare. E se hai represso per
tanti secoli, la sublimazione può apparirti come repressione, quindi la catarsi
sembra essere l’unica possibilità. Prima devi trovare un po’ di sollievo,
alleggerirti – devi scaricarti dai tuoi fardelli – e poi ti si potrà insegnare
l’arte della sublimazione.
Sublimazione vuol dire usare l’energia in modo più elevato –
la stessa energia viene usata con una qualità diversa. Ma tu prova. Alcuni
hanno fatto la Meditazione Dinamica per lunghi periodi di tempo. Puoi provare:
la prossima volta che provi rabbia o tristezza, siediti in silenzio e lascia
che la tristezza si sposti verso la felicità – aiutala, dalle una spintarella.
Non fare troppo e non avere fretta, perché la tristezza all’inizio sarà
riluttante a muoversi verso la felicità. Per secoli, per molte vite, non le hai
permesso di muoversi in questa direzione – sarà riluttante.
È come un cavallo che vuoi costringere a prendere una nuova
strada, una che non ha mai percorso prima – sarà riluttante. Cercherà di
imboccare la vecchia strada, il solco che conosce già. Lo dovrai convincere,
sedurre, a poco a poco. Di’ alla tristezza: “Non temere. È magnifico! Vieni da
questa parte. Puoi diventare felicità, non c’è nulla di male in questo è non è
impossibile”.
Persuadi la tristezza, parlale, e un giorno all’improvviso
scoprirai che la tristezza si è spostata in un nuovo canale: è diventata
felicità.
[...]
Sii reale verso la
vita, non verso la logica, e tutto ciò che hai represso
verrà a galla,
esploderà.
Questa è la funzione
della meditazione attiva: portare alla luce tutto ciò
che è represso affinchè
venga espresso; ridare vita alle tue lacrime, alla
tua rabbia, alla tua
risata, alla tua tristezza; espellere ogni cosa dal tuo
organismo, in modo che
esso torni a essere di nuovo innocente. Con un
organismo innocente
puoi contattare il divino. Con questo organismo
avvelenato non può
esserci alcun contatto.
Sii reale verso la
vita, non verso la logica, e tutto ciò che hai represso
verrà a galla,
esploderà.
Questa è la funzione
della meditazione attiva: portare alla luce tutto ciò
che è represso affinchè
venga espresso; ridare vita alle tue lacrime, alla
tua rabbia, alla tua
risata, alla tua tristezza; espellere ogni cosa dal tuo
organismo, in modo che
esso torni a essere di nuovo innocente. Con un
organismo innocente
puoi contattare il divino. Con questo organismo
avvelenato non può
esserci alcun contatto.
Meditazione attiva vuol
dire catarsi. Serve a purificarti. E quando ti sei
purificato e
l'inconscio è stato espresso, cade la barriera tra l'inconscio
e il conscio - perchè
la barriera è creata dalla repressione. Quando non
reprimi, la barriera
scompare, e non ci sarà confine tra conscio e
inconscio.
Diventi entrambi:
diventi bisessuato, uomo e donna insieme. E quando sei
entrambi, percepisci un
nuovo essere, una nuova unità dentro di te. Non ti
sentirai più scisso,
diviso. Diventerai organico, integro, uno. Questa unità
può condurti all'unità
finale; questa unità è il primo passo.
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